Severa ma giusta
L'aria che tira, Maria Teresa Meli asfalta Barbacetto: "Basta per pietà. Spero che Berlusconi ti quereli"
"Spero che Silvio Berlusconi ti quereli". Maria Teresa Meli, ospite in studio di Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, prende a male parole Gianni Barbacetto, firma del Fatto quotidiano. La giornalista politica del Corriere della Sera è stufa di sentire il collega spalare fango sul Cav, in piena e totale linea con il suo direttore Marco Travaglio (il Fatto quotidiano da settimane sta procedendo con una martellante e a tratti grottesca campagna mediatica contro l'ipotesi di Silvio al Quirinale), e glielo dice in faccia, brutalmente.
"Nel mondo quando dici Berlusconi tutti ti sorridono e ricordano l'espressione 'bunga bunga'", è l'argomento di ferro di Barbacetto per respingere l'ipotesi (anzi, l'incubo) di Berlusconi presidente della Repubblica. E la Meli allarga le braccia: "Barbacetto scusa, gli è permesso di farlo, lo può fare. A furia di dire queste stupidaggini lo state facendo diventare simpatico pure a me. La prossima volta che io vedo 'Se non ora quando' o 'Pregiudicato scrive a pregiudicato'... Ma chissenefrega: Verdini non c'ha niente da fare e scrive a Dell'Utri. Possono scriversi? Sì, ti do una notizia, possono scriversi".
"Se voi e il vostro giornale continuate con questa campagna, questa campagna può portare solo simpatia a Berlusconi. Io non vorrei mai Berlusconi presidente della Repubblica, mi divertirebbe solo presiedere il Csm, da cittadina e non da giornalista. Voi state creando un clima di simpatia, mi chiedo perché dovete rompergli tanto le scatole".
"Nel 1974 Berlusconi ha incontrato il boss di Cosa Nostra Stefano Bontate e ha finanziato Cosa Nostra dal 1974 al 1992...". "Basta abbi pietà di noi!", lo interrompe la Meli. "Ma basta cosa!", urla Barbacetto. "Voi additate al pubblico ludibrio gente che è stata assolta", ricorda la Meli. Gioco partita incontra.