In montagna
Non è l'arena, Ugo Mattei "in mutande nel Po". Vaccino, roba estrema: irriso da tutto lo studio
"Siamo in una dittatura". Il professor Ugo Mattei, collegato con Non è l'arena, torna ad accusare le istituzioni italiane e aizzare i no vaz alla "disobbedienza civile". E la giornalista Sandra Amurri, in studio da Massimo Giletti, si scalda e lo interrompe. "Questa signora sbraita e non mi fa parlare - protesta il professore, punto di riferimento di No green pass, anti-siero e negazionisti -, ha abbassato veramente il livello della conversazione".
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"Io ho nome e cognome - protesta la Amurri -, sono quella giornalista a cui lei mandava ogni giorno i link per la battaglia sacrosanta sull'acqua pubblica". "Lo so bene, mi ha anche intervista", ammette Mattei. "Ecco bene. Detto questo, un professore che in mutande si fa il bagno nel Po per dimostrare che l'acqua del fiume fa meno male del vaccino non mi sembra una grande dimostrazione di eticità", lo irride ancora la Amurri.
"Lei parla di andare in montagna, fare le rivoluzioni e uscire dal recinto della democrazia però poi si appella alla Costituzione. Non le sembra una contraddizione?", chiede ancora la Amurri a Mattei: "Ho presentato il ricorso alla Corte Costituzionale la settimana scorsa, faccio le mie battaglie giuridiche prima e politiche se necessario. Non mi può insegnare il mestiere. A questo punto la resistenza civile e la disubbienza di fronte a leggi ingiuste sono necessarie, abbiamo superato il perimetro".
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"Lo dica a Cacciari, che ha detto che le leggi si rispettano", gli rinfaccia ancora la giornalista. Mattei tira dritto: "Cacciari ha le sue idee. La nostra battaglia comune è sulla Commissione Dubbio e Precauzione, un'altra cosa è il progetto di Liberazione nazionale, ancora in fieri, e che ha come scopo quello di evitare la guerra civile e andare in montagna". E dallo studio si alza un "ohhh" irridente.
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