"Processato"
Otto e mezzo, Lilli Gruber sconcertata: "Ma sei vaccinato o no? Non capisco...". Borgonovo processato in diretta
Si accende la bagarre a Otto e mezzo. Basta una domanda di Lilli Gruber a Francesco Borgonovo: "Tu ovviamente sei vaccinato, no?". Abbastanza tendenziosa, visto che Borgonovo è firma de La Verità, il quotidiano diventato, di fatto, l'unica cassa di risonanza dei no vax nella carta stampata e perché lo stesso Borgonovo, negli scorsi giorni, già si era rifiutato di rispondere.
"Questi sono affari miei", risponde laconico Borgonovo. "Ecco sono affari suoi, capito? Sono affari suoi...", si infervora Massimo Giannini, direttore de La Stampa, in studio a La7. "Ma che problema c'è a dire se sei vaccinato?", domanda ancora la Gruber, un po' costernata. "Sono dati sensibili", replica Borgonovo, serafico. "Ma non essere ridicolo dai, Borgonovo non essere ridicolo!", lo interrompe ancora Giannini. E intanto la Gruber se la ride sotto i baffi. "Tieniti la tua privacy, certo, siete garantisti", borbotta ancora il direttore della Stampa.
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La Gruber, che ha sempre professato la propria contrarietà a ospitare in studio ospiti dichiaratamente no vax (a eccezion fatta, se vogliamo, per il No Green pass Massimo Cacciari), allarga le braccia: "Veramente è una cosa che non capisco, non vedo quale sia il dato sensibile". "Non lo so, voi chiedereste a qualcuno se ha fatto la terapia per il tumore?", ribatte ancora Borgonovo. "Le cose sono molto molto concrete. Tu incontri persone a lavoro, familiari a Natale. Non te ne importa niente sapere se una persona è vaccinata o no?". "Io penso che sarebbe stato utile seguire un tracciamento tramite tampone". "No ma tu rispondimi personalmente, ognuno di noi trova un modo di convivere continuando a fare una vita un pochettino normale".
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"Penso - è la tesi di Borgonovo - che sia ingiusto, terribile e sconcertante discriminare persone che non sono malate, perché i non vaccinati non sono automaticamente malati. E ricordo ai paladini dei diritti che ci sono qui che non vaccinarsi, finché non ci sarà un obbligo, è un diritto delle persone". "E infatti ti viene garantito", chiosa Giannini. Resta da capire, ora, se la scure novax di Lilli calerà anche sulla testa del suo ospite.