Dalla Berlinguer
CartaBianca, Massimo Cacciari contro "la scienza di regime". E Ferruccio De Bortoli lo zittisce
Scontro garbato ma durissimo a CartaBianca, su Rai3, tra Massimo Cacciari e Ferruccio De Bortoli. Il primo, filosofo e commentatore politico, è strenuo critico del Green pass, con posizioni che flirtano pericolosamente con quelle no vax. Il secondo, ex direttore di Corriere della Sera e Sole 24 ore, difende a spada tratta l'operato del governo. A partire in quarta, cogliendo al balzo la palla alzata dalla conduttrice Bianca Berlinguer, è Cacciari: "Bisognerebbe ascoltare gli scienziati che pongono domande e problemi, non solo la scienza ufficiale di regime". E già qui l'argomento è quello degli anti-vaccini se non direttamente dei negazionisti del Covid.
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"È una follia vaccinare sotto i 12 anni - prosegue Cacciari, sposando qui una posizione condivisa invece da molti -, lo dice anche l’Oms. Tra tutti i contagiati del mondo sotto i 12 anni la percentuale di morti è uno su dieci milioni. Non esiste rischio per quelle categorie". La sua critica è per così di dire "di sistema", perché a dire del professore "questo vaccino ha un’efficacia che va a ridursi" e "il Green Pass serve poco o niente. Se fossimo vaccinati al 100 per cento, i contagi ci sarebbero ugualmente. Il vaccino non basta, bisogna pensare a una strategia diversa".
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Risposta di De Bortoli, categorica: "Sulla strategia anti-Covid si è proceduto per tentativi. L’Italia si è comportata bene, abbiamo fatto una grande campagna di vaccinazione. È giusto fare il richiamo. Il 90% degli italiani ha seguito le regole e i loro diritti devono essere garantiti". I dubbi di Cacciari però non vengono meno: "È scienza affermare che un farmaco fa bene a tutti? Bisogna fare i vaccini, ma con una chiara informazione sulle controindicazioni. Io sono contrario al green pass - conclude sfidando il premier Mario Draghi, il ministro della Salute Roberto Speranza e il Cts -, ma a questo punto facciano l’obbligo vaccinale e se ne assumano le responsabilità".