Frutti avvelenati

L'aria che tira, Ignazio La Russa travolge Damilano: "Bravissimi, avete vinto voi". Penna rossa smascherata

"Avete disgustato gli italiani". Ignazio La Russa, numeri alla mano, accusa Marco Damilano e la sinistra. E al direttore dell'Espresso non resta che ascoltare un po' perplesso e un po' imbarazzato l'intemerata del colonnello di Fratelli d'Italia. A Non è l'Arena si parlava delle elezioni amministrative appena concluse.

 

 

 

 

A Latina, tradizionale roccaforte della destra, il candidato di Lega, FdI e Forza Italia Vincenzo Zaccheo, in vantaggio al primo turno con il 48,3%, è stato sconfitto al ballottaggio da Damiano Coletta del centrosinistra, riconfermato sindaco nonostante il 35,6% per cento del primo turno. Nell'ultima tornata, Zaccheo ha ricevuto il 3% di voti in meno rispetto al primo turno, conseguenza diretta dell'astensionismo da record che ha caratterizzato le amministrative in tutta Italia. 

 

 

 

 

 

 

Gli elettori, accusa La Russa, "sono rimasti a casa. Bravissimi, avete vinto voi, ma ha perso anche la democrazia oltre al centrodestra". "Ma noi chi?", replica sottovoce Damilano, che però non riesce a trovare argomenti per controbattere alle accuse del meloniano.

 

 

 

 

D'altronde, come ricorda il Secolo d'Italia, Latina è diventata nelle ultime settimane uno dei simboli della "campagna d'odio" da anni 70, combattuta a suon di patenti di anti-fascismo e polemiche velenosissime, partite dal sottosegretario leghista Claudio Durigon costretto a dimettersi per accuse di nostalgie del Ventennio e concluse pochi giorni prima del voto, con l'occupazione della sede romana della Cgil ad opera di Forza Nuova, durante le manifestazioni dei No Green pass.