Processo politico

Otto e mezzo, Antonio Padellaro: "Morisi? Salvini, invece di frignare chiudi"


"Il caso Morisi porta direttamente al caso La Bestia di Salvini". Antonio Padellaro, editorialista del Fatto quotidiano, è ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, insieme a Ilaria Cucchi, sorella di Stefano. Il clima in studio è quello del processo sommario a Matteo Salvini e alla Lega, prendendo come pretesto i guai privati di Luca Morisi, l'ex responsabile della comunicazione di Salvini (si era dimesso la scorsa settimana) travolto da una indagine a Verona per cessione di sostanze stupefacenti. Una vicenda, appunto, privata e che nulla ha a che fare con la politica. Ma la gogna per Morisi diventa, ben presto, quella per l'ex ministro degli Interni. 

 

 

 

 

 

"Luca Morisi è un mago della Rete - premette Padellaro -, ma senza Salvini sarebbe stato un computer disconnesso. La figura centrale è Matteo Salvini, che attraverso la Bestia, nomen omen, ha acquisito consensi in grande misura e che oggi dovrebbe interrogarsi sull'uso di questo strumento di comunicazione che ha creato un sistema di colossale ipocrisia". 

 

 

 

 

 

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"La Bestia - prosegue Padellaro - è stato un modo per dividere da una parte i cattivi, la sinistra, dei drogati e che quelli che vogliono la sostituzione degli italiani con gli immigrati, e dall'altra i buoni, Dio Patria e Famiglia, quelli che sono contro la tossicodipendenza, l'esercito del Capitano. Questa storia della Bestia è una montatura e ha provocato molta sofferenza. Invece di frignare, Salvini dovrebbe riflettere se non sia il caso di chiudere questa Bestia, questo meccanismo mostruoso che sta danneggiando innanzitutto la Lega".