botta e risposta
Immigrazione, scontro tra Matteo Salvini e Luciana Lamorgese: "Pensa a fermare gli scafisti", "Non conosce le difficoltà"
Al governo è scontro tra Matteo Salvini e Luciana Lamorgese. Al centro i continui sbarchi che, nonostante il coronavirus, non accennano minimamente a rallentare. Un botta e risposta tra l'ex ministro dell'Interno e il suo successore. "La questione dello ius soli è giusta e spero si arrivi a una sintesi politica", aveva detto la Lamorgese in una videointervista per La Stampa in merito allo "ius soli sportivo" proposto dal presidente del Coni Giovanni Malagò. "È un tema che si pone e di cui dobbiamo ricordarci non solo quando i nostri atleti vincono delle medaglie", aveva proseguito la Lamorgese in una chiara frecciata politica.
La replica non ha atteso ad arrivare: "Invece di vaneggiare di Ius Soli (l’Italia è il Paese Ue che a legge vigente concede più cittadinanze), il ministro dell’Interno dovrebbe controllare chi entra illegalmente, viste le decine di migliaia di sbarchi organizzati dagli scafisti, senza che il Viminale muova un dito", ha tuonato il leader della Lega commentando le parole del titolare del Viminale. E ancora, su Twitter: "Lamorgese annuncia controlli a campione nei bar e nei ristoranti. Quanto dobbiamo aspettare per controlli a campione anche nei porti e ai confini?".
Finita qui? Neanche per sogno perché il ministro ha a sua volta risposto alle accuse del numero uno del Carroccio: "Salvini evidentemente non ha ben chiare quelle che sono le difficoltà che stiamo vivendo quotidianamente ma se ci sono iniziative che non abbiamo adottato e lui ci può suggerire per bloccare gli arrivi via mare io li raccolgo volentieri". E in effetti una ci sarebbe, la stessa proposta da Salvini ai tempi del governo gialloverde: la chiusura dei porti.