Colmo
Coprifuoco, il ristoratore a L'aria che tira: "Ora legale? Questa è cattiveria". Pd e Speranza demoliti, la Morani sbianca
"Non aver adeguato il coprifuoco all'ora legale è cattiveria, non è buonsenso". Il ristoratore fiorentino Aldo Cursone, in collegamento con L'aria che tira su La7, sconcerta Myrta Merlino ("Non ci avevo pensato") e Augusto Minzolini, mentre Alessia Morani del Pd ascolta, in collegamento, con gli occhi sbarrati e immaginiamo anche un po' le labbra secche per l'imbarazzo, visto che su coprifuoco e riaperture il suo partito, insieme a LeU e M5s, è quello che più ha premuto per le regole ferree che hanno colpito locali notturni e ristoranti.
"Qui c'è un accanimento terapeutico e qualcuno ne dovrà rispondere prima o poi", accusa Cursone parlando di "un bagno di sangue". "Noi ci arriveremo al Recovery Fund, ma senza le imprese, ci sono le macerie". Sul coprifuoco l'imprenditore è un fiume in piena: "Cambia l'ora legale e non hanno spostato di un'ora per consentire alla gente di non ingozzarsi e di non rischiare l'infarto. Si parla di sacrificio, di condivisione, di ragionamento, di riflessione. Mah, io un lo so', se è la salute al centro, il buonsenso, la scienza? Io non capisco".
"Fosse vivo un mio concittadino illustre, Dante Alighieri - è la citazione alla Roberto Benigni del ristoratore fiorentino - riscriverebbe l'Inferno, e sai quanto spazio creerebbe?". L'esperienza personale di Cursone è il simbolo di quello che non ha funzionato in questi mesi: "Io ho fatto mettere il plexiglass ovunque ma non posso tenere aperto né ai tavoli né al bancone. Il mio locale è di 400 metri quadri su tre livelli, ho un sistema di aerazione innovativo, il nostro mestiere è quello di mettere al centro la salute e la sicurezza, per far star bene le persone".
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