Scontro
L'Aria Che Tira, "una strage": Francesco Boccia delira su Salvini e la Maglie lo annichilisce, "fuori i nomi". Volano stracci
Altra puntata, altro scontro. Succede a L'Aria Che Tira dove l'ex ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, tira in causa Matteo Salvini: "Gli assistenti civici esistono da vent'anni - esordisce nel salotto di Myrta Merlino su La7 -, ma nonostante il fuoco di sbarramento fatto da una certa politica che diceva di riaprire tutto e che avrebbe fatto una strage, io non ho dimenticato le battaglie fatte dalla destra e soprattutto da Salvini quando ci diceva 'il giorno della Pasquetta ci avete chiusi in casa, dovete aprire'".
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Un'affermazione a cui segue l'interruzione di Maria Giovanna Maglie. La giornalista fa l'esempio più lampante: "Come quello di Madrid, Boccia". "A Madrid, se lei si informa - interviene a quel punto l'ex ministro -, hanno vissuto momenti drammatici che noi non abbiamo mai vissuto, le ambulanze erano fuori piene di persone. In Italia non c'è stata una sola persona che non è mai stata curata".
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Ma la Maglie non ci sta e chiede: "I numeri dei morti?", "Li guardi rispetto alla popolazione", replica il deputato del Partito democratico. E ancora: "Gli assistenti civici esistono già, ma ci sono stati i soloni benaltristi che dicevano di aprire tutto poi son scoppiati i casini e sono scomparsi quando c'è stata la tragedia. Io ne ho visti tre o quattro". A quel punto la domanda sorge spontanea: "Ma chi? Faccia i nomi!", chiede la Maglie visibilmente contrariata e innervosita: "Erano al governo, perché non hanno fatto qualcosa allora? L'anno scorso di questi tempi il ministro della Sanità si predisponeva per scrivere un libro sul fatto che l'emergenza coronavirus fosse tutta finita. Boccia era al governo, perché non ha fatto nulla?". A stretto giro la risposta: "Quando l'anno scorso a giugno abbiamo riaperto, il Paese è stato in grado di riavere quel passo che doveva avere". E infatti a ottobre eravamo già ripiombati nella zona rossa.