Aperture

DiMartedì, il ristoratore di IoApro contro Maurizio Landini: "Parla così perché lui non ha sofferto"

A DiMartedì su La7 parla Biagio Passaro di #Ioapro e dà voce alla protesta dei ristoratori, insoddisfatti delle misure che prevedono graduali aperture dal 26 aprile. "La maggior parte di loro non ha spazi all'aperto. I ristori non ci aiutano abbastanza, è come se un dipendente che prende 1.500 euro al mese, per un anno non ricevesse stipendio e poi gli dessero un ristoro di 60 euro". Duro lo scontro con il segretario della Cgil Maurizio Landini, che sulle aperture la vede in maniera opposta: "Ci sono ancora tanti morti, siamo in ritardo coi vaccini: la prudenza è importante, con le aperture non deve passare il messaggio che abbiamo risolto i problemi. Non possiamo correre il rischio di riaprire per chiudere tra 15 giorni perché sarebbe drammatico".

 

 

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Replica di Passaro: "Landini dice questo perché non è tra le persone che soffrono. Ci sono tantissimi suicidi, tutti i giorni, che il governo si porterà sulle spalle perché sono persone che hanno dei debiti che non possono pagare, le famiglie saranno in condizioni terribili. L'ho chiesto anche a Sileri: perché non si applicano ai ristoratori i protocolli applicati ai McDonald, alle mense dell'Autogrill, nei supermercati dove una merce viene toccata in media da 7 persone? Perché è lì che avviene il contagio, basta prendere i ristoranti come capro espiatorio".

 

 

 


"Questa cosa, lo dico con tranquillità, non sta in piedi - si difende il sindacalista -. Non c'è qualcuno che ha sofferto e qualcuno che non ha sofferto. Siamo in una situazione difficile per tutti. Noi con questo virus avremo a che fare per molto tempo, non è una cosa che passerà domattina. Se non passa l'idea del rispetto delle regole, della sicurezza e dei protocolli non ne veniamo fuori".

 

 

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