Tonino Di Pietro: "Continuate così, arriveranno alla Camera coi forconi"
Per Alfano, Bersani e Casini eliminare i finanziamenti pubblici ai partiti sarebbe "un errore drammatico". Alla presa di posizione dei leader dei tre principali partiti italiani ha risposto subito Antonio Di Pietro: "In un momento così drammatico per il nostro paese, dove il governo ha colpito le fasce sociali più deboli, la politica deve dare il buon esempio cominciando a tagliare gli sprechi e le vagonate di soldi pubblici incassati". Così il presidente dell'Idv, che ha aggiunto: "La politica non può far finta di niente e ignorare le condizioni del paese, il provvedimento all'acqua di rose proposto da Alfano, Bersani e Casini è una presa in giro per i cittadini e per la dignità delle istituzioni. L'Italia dei Valori si batterà in Parlamento per restituire agli italiani il maltolto. Se si continua così i cittadini arriveranno con i forconi davanti a Montecitorio". Bocchino: "Ridurli del 50%" - Quindi il commento del vicepresidente di Futuro e Libertà, Italo Bocchino, che su Twitter ha scritto: "Se cancellare i finanziamenti ai partiti sarebbe un errore drammatico, non ridurli almeno del 50% sarebbe un atto immorale". Poi la replica di Debora Serracchiani, l'europarlamentare del Pd che differisca almeno in parte dalla linea dettata dal segretario Bersani: "Dobbiamo dimostrare che vogliamo riformare davvero il sistema dei partiti, e possiamo farlo già ora rinunciando alla tranche del finanziamento di luglio (pari, complessivamente, a 180 milioni di euro). Quando dal Paese si alza un grido così unanime di sofferenza - ha proseguito la Serracchiani -, sarebbe grave supporre che basti una risposta all'apparenza debole o opaca. La sospensione del versamento dei rimborsi elettorali nelle casse dei partiti è avvertita proprio così, come un turcco".