Il governo inciampa sul ponte

Nicoletta Orlandi Posti

Il Ponte sullo Stretto di Messina era una priorità per il governo, ma alla Camera è passata la mozione dell'Idv che impegna l'esecutivo alla soppressione dei finanziamenti per la sua realizzazione con l'astensione della maggioranza. I deputati Pdl hanno preferito non partecipare ad una nuova conta: meglio non votare che andare sotto per la terza volta in meno di ventiquattr'ore dopo i ko su Irisbus e indennizzi alle vittime di incidenti stradali. Del resto la mozione aveva ricevuto parere favorevole da parte del governo, anche se l'Idv non aveva accolto le modifiche chieste dal viceministro Aurelio Misiti.   I finanziamenti previsti dal governo per la grande opera erano complessivamente 1 miliardo e 770 milioni di euro, di cui 470 milioni per il solo anno 2012 quale contributo ad Anas S.p.a. per la sottoscrizione e l'esecuzione - a partire dal 2012 - di aumenti di capitale della società Stretto di Messina s.p.a. Lo scorso 16 ottobre, il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli aveva detto che il ponte sullo Stretto di Messina verrà realizzato "a prescindere dall'eventuale finanziamento della Ue, in quanto le risorse saranno reperite sul mercato, come previsto dal piano finanziario allegato al progetto definitivo".