Pdl, dopo il terremoto è caccia alla giustificazione
Terremoto nel Pdl per il voto alla Camera sul bilancio dello Stato. La maggioranza va sotto, nel mirino oltre ai responsabili e agli assenti ci finisce Giulio Tremonti e fioccano così le spiegazioni ufficiali o ufficiose dell'accaduto. Una dozzina di voti a favore del governo - che ha perso per un singolo voto, poiché la consultazione a Montecitorio è finita 290 pari - non sarebbero arrivati perché altrettanti onorevoli non sono riusciti a raggiungere l'aula in tempo: avevano preso parte alle celebrazioni di Andrea Pesciarelli, il notista politico del Tg5, scomparso dopo un incidente stradale avvenuto il 9 ottobre. Il traffico di Roma avrebbe fatto il resto. Bossi trattenuto dai cronisti - E mentre si attende ancora la spiegazione ufficiale di Tremonti, arriva quella di Umberto Bossi. Anche il Senatùr, infatti, figura tra gli assenti al voto. Il leader della Lega Nord ha sottolineato come abbia mancato di esprimere la sua preferenza sull'articolo 1 del testo sul rendiconto generale del bilancio dello Stato 2010 soltanto per pochi secondi. Dopo essersi intrattenuto per circa 30 minuti con alcuni deputati leghisti nel gazebo del cortile della Camera, Bossi si è avviato verso l'aula per partecipare alla votazione. Però non ha fatto in tempo, poiché si è fermato a rispondere alle domande dei cronisti relative alle contestazioni subite al congresso provinciale di Varese. E proprio mentre parlava, a pochi passi dall'emiciclo, è stato sorpreso dal boato dell'opposizione che esultava per la sconfitta del governo. Il Senatùr non ha nascosto la sua irritazione, manifestata ai giornalisti 'colpevoli' di averlo trattenuto.