Fiducia, La Russa: "Evitata una pagliacciata"
Ignazio La Russa, ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, ha lasciato l’Aula di Montecitorio esultando: "Sono stati sconfitti", chiaro il riferimento a Fini e alla pattuglia futurista. "E' stato dimostrato che sbagliano anche le strategie: oltre a essere cattive, sono anche sbagliate". La Russa, infatti, definisce una "pagliacciata" questo "tentativo di far cadere il governo sottraendo voti legittimamente ottenuti dal Popolo della Libertà alla Camera. Non siamo noi che non ce l'abbiamo fatta ma sono quelli che c'hanno provato, considerata la loro incredibile ma fortissima sconfitta". FRATTINI: "RISULTATO PREVISTO" - Il voto di oggi alle Camere "consentirà" all’attuale maggioranza di governare, e "di attuare, se possibile, l’offerta di Berlusconi per allargare ad altre forze politiche questa stagione di governo". Lo ha sostenuto il ministro degli Esteri Franco Frattini, intervistato dal Tg1. "C'è un risultato solido in Senato, con molti e molti voti di differenza - ha commentato il titolare della Farnesina - e un risultato di misura alla Camera, che noi avevamo previsto, e che ci consentirà di governare". SCILIPOTI, "UN VOTO POLITICO" - Il deputato ex Idv, Domenico Scilipoti, nega di aver visto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dopo il voto contro la mozione di sfiducia al governo. "Cosa ho da spartire con Berlusconi? Il mio è stato un voto politico" risponde ai giornalisti. L'ATTACCO DI BELISARIO - Il presidente dei senatori di Idv, Felice Belisario, ha però duramente attaccato l’ex collega Domenico Scilipoti, che ha lasciato il gruppo della Camera e oggi ha votato contro la sfiducia al governo. "Ho provato a spiegargli - dice - cosa significa tradire se stessi e gli ideali di una vita, invitandolo a non buttare alle ortiche la sua storia e la sua esperienza: purtroppo, quando manca la politica tutto il resto naufraga nel qualunquismo, nell’interesse e nel disprezzo degli elettori. Scilipoti era stato eletto per votare contro questo Governo, non per salvarlo". D'ALEMA, "EPISODIO VERGOGNOSO" - "Un episodio vergognoso nella storia del Parlamento, in sostanza il governo vince per tre-quattro voti comprati, alcuni in modo palese, altri meno". Così Massimo D’Alema commenta l’esito del voto di fiducia per il governo alla Camera, aggiungendo che "trecentoquattordici voti raccattati in questo modo non sono una base per governare il Paese". Il presidente del Copasir giudica quanto accaduto oggi a Montecitorio "politicamente irresponsabile e condotto con lo stile a cui ci ha abituati l’onorevole Berlusconi". A chi gli chiede se siano i finiani a uscirne male, risponde: "Non ne esce bene il Parlamento e in sostanza per responsabilità di pochi". Infine sulla possibilità che ora le elezioni anticipate siano più vicine, D’Alema dice: "Temo di sì, ma il problema che abbiamo posto rimane, ossia la possibilità di un governo su basi diverse che non sia solo la sfida arrogante e l’acquisto di qualche voto".