Casini: "Con la sfiducia sarebbe un governicchio"

domenico d'alessandro

Pierferdinando Casini interviene al TgLa7 di Enrico Mentana e dice la sua su questa complessa fase politica italiana. "Berlusconi è ridotto nelle stesse condizioni di Prodi, solo che Berlusconi aveva 100 voti di maggioranza, Prodi ne aveva due. Cosa cambia per l'Italia se domani avrà un voto di fiducia, due o tre?", si chiede il leader dell'Udc. Che poi aggiunge un riferimento al presidente della Lega Nord: "Bossi aspetta solo che prendano un voto in più per chiedere elezioni anticipate". Riferendosi all'ultima offerta di Fli (dimissioni dopo tra i due voti nelle Camere e poi governo tecnico), Casini afferma: "Quella proposta che ha ricevuto in zona Cesarini, una proposta ragionevole, è stata rifiutata in maniera incomprensibile. Domani prenderà uno o due voti in più, ma non può governare, sarebbe un governicchio". "Potevo fare io il suo stesso appello ai moderati - prosegue - ma senza la parola 'dimissioni' l'appello non è credibile. Le dimissioni per cercare di aprire una fase politica nuova è una cosa che gli chiediamo da mesi, quella che abbiamo visto è solo una esibizione muscolare incomprensibile". "Io sono indifferente rispetto a quello che potrebbe capitare alla Camera - afferma - Io domani voterò per la sfiducia esattamente come ho fatto nelle ultime 37 volte. Per me non esistono giochini e mediazioni, l'unica mediazione possibile si deve fare davanti agli italiani e nel Parlamento". Il direttore Mentana gli chiede della "compravendita" di parlamentari. Casini ammette la possibilità che sia avvenuto qualcosa di simile ma assicura che nessuno dell'Udc è stato "comprato" o "venduto".