La Terza Repubblica di Montezemolo sa tanto di già visto

Giulio Bucchi

Luca Cordero di Montezemolo getta la maschera. Davanti alla platea di "ItaliaFutura", la fondazione da lui presieduta, il presidente della Ferrari parla da politico in tutto e per tutto, commentando e criticando la conferenza stampa del premier Berlusconi. "Il one man show è finito", attacca Montezemolo, e le sue parole suonano come una punzecchiatura al Cavaliere. "Non è possibile andare avanti così, non accettiamo che la cosa pubblica sia considerata cosa privata dalla politica", prosegue, per poi affondare: "Sento il dovere di fare qualcosa per il paese a cui appartengo, è il momento di uscire dal recinto". Nuovo (?) corso - Per quale motivo l'Italia avrebbe bisogno di lui? "Veniamo da 15 anni di non scelte - spiega l'ex delfino di Gianni Agnelli - che hanno portato ad un obiettivo impoverimento. Il Paese va ricostruito sotto tanti aspetti. Si sta chiudendo, e male, un ciclo storico, quello della Seconda Repubblica. Ma non per questo dobbiamo autoflagellarci o rassegnarci al declino". Poi Montezemolo replica a Berlusconi: "I cittadini non chiedono altro che il governo faccia. La proposta del governo sull'imprenditoria giovanile è in sintonia con la nostra, quindi complimenti e avanti così". Niente voto anticipato, però: "In un momento come questo, in cui si vedono problemi all'orizzonte importanti, sarebbe davvero incredibile parlare di elezioni".