La maggioranza inciampa al Senato sul Dfp

Roberto Amaglio

La maggioranza scricchiola non solo in televisione tra talk-show e telegiornali, ma anche tra i banchi di Palazzo Madama. Quest'oggi, infatti, la maggioranza ha rischiato di andare sotto su un emendamento al Dfp in aula al Senato proposto da Adriana Poli Bortone (senatrice ex Mpa vicina al gruppo "Io Sud"). L'emendamento al documento programmatico dell'economia riguardava il credito d’imposta, le misure fiscali a favore della famiglia, dell’assunzione di giovani e delle imprese del Sud. Alla fine la votazione si è conclusa con un pareggio: 126 voti a favore, 126 contrari e 1 astenuto. Visto che al Senato l'astensione equivale a un voto contrario, è stato proprio questo voto a essere determinante. Il margine della maggioranza era talmente risicato che il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, ha chiesto due interruzioni di una decina di minuti, prima che il presidente Renato Schifani decidesse di rinviare la discussione a martedì 19 ottobre. Reazioni - "L'immagine è quella di una maggioranza parolaia, inutile, che annaspa e non tiene fede alle promesse fatte - ha attaccato la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro -. La maggioranza è in difficoltà numerica e anche politica. Si stanno esaminando 4 questioni oggetto di emendamenti al Dfp firmati da noi e da Poli Bortone che riguardano il rilancio del sud. Su tutto questo la maggioranza annaspa dopo anni di promesse vuote e di chiacchiere. Si prendono 10 minuti di tempo non per ragionare su quei punti ma per recuperare i senatori per il prossimo voto". Minimizzano la questione Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello (Pdl), che in una nota congiunta motivano la sospensione dei lavori con la necessità di un accordo tecnico-politico. "La richiesta di sospensione dei lavori del Senato da parte del gruppo di Futuro e Libertà ha consentito di perfezionare un accordo in virtù del quale un emendamento della senatrice Poli Bortone è stato unificato al dispositivo della risoluzione presentata dal senatore Pistorio sulla medesima materia, sulla quale la maggioranza ha confermato il suo parere favorevole".