In Sicilia arriva il Lombardo quater
"Andrò fino in fondo per le riforme. E in questa direzione ho incontrato sulla mia strada Pd, Mpa, Fli e Api. Per quanto riguarda l’Udc non ho capito: non vorrei che si aprisse un problema di simbolo. Sarà ciascuno dei deputati a decidere ciò che ritiene. Io porto avanti la mia azione riformatrice. So che vado scontentando molta gente. Ma non mi fermano". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, nel corso delle dichiarazioni all’Assemblea regionale sul suo quarto governo regionale, parlando della coalizione che lo supporterà e delle divisioni all’interno dell’Udc. Si tratta quindi di un esecutivo tecnico centrista allargato al Pd. Fuori il Pdl, la fazione dell’Udc fedele all’ex governatore Totò Cuffaro ed il Pdl-Sicilia di Gianfranco Micciché. I sei assessori confermati sono Massimo Russo, Piercarmelo Russo, Mario Centorrino, Marco Venturi, Caterina Chinnici e Gaetano Armao mentre i nuovi sono Gianmaria Sparma, Andrea Piraino, Letizia di Liberti, Sebastiano Messineo, Elio Dantrassi e Giosuè Marino. Le riforme - Il quarto governo dovrà puntare ad "alcune riforme essenziali radicali. A partire da noi stessi: vale a dire la Regione che è un immenso motore immobile che pretende di regolare e autorizzare o negare tutto. Piena zeppa di leggi e regolamenti, circolari e decreti. Dobbiamo fare dimagrire questa regione, dobbiamo decentrare sul serio. Un decentramento effettivo perché non si sostituisca a un centralismo statale, un centralismo regionale". Si esaltano le nuove responsabilità dei Comuni. Poi "l'altra grande riforma di una risorsa preziosa, enorme e costosa: quella del personale", in direzione di una migliore efficienza e di una proporzione di dipendenti e dirigenti rispetto ai compiti da svolgere e alla popolazione. Governando anche il nodo del precariato. E, ancora, la riforma delle "tante aree industriale e degli innumerevoli enti, riducendo anche i componenti dei consigli di amministrazione. Basta enti in rosso con troppo personale". Quindi, l'agricoltura, "e anche qui c'è da disboscare enti che dilapidano risorse che devono esser eindirizzate verso la qualità, la ricerca, la tracciabilità, i controlli, la promozione e la conquista dei mercati, intaccando lo strapotere della grande distribuzione". Spazio anche alle energie alternative, puntando in particolare sul fotovoltaico. Occore promuovere "il nostro prodotto turistico". Ma bisogna dare "un impulso straordinario alla spesa delle risorse disponibili". Trasformismo - Il parlamentare del Pdl, Dore Misuraca, è critico nei confronti delnuovo governo: "Sono molto preoccupato perché il Lombardo quater si configura come governo 'contro' piuttosto che a favore degli interessi reali della Sicilia. Questo esecutivo stimolerà una serie di forti risentimenti politici. L’accordo di Lombardo con il Pd rende esplicita, infatti, la vocazione al trasformismo politico. In queste ore ha preso forma una giunta a forte trazione Pd, quindi, un ribaltone politico che condurrà in modo surrettizio al governo della Regione alcune forze politiche fortemente penalizzate dal voto popolare del 2008. Si profila, di fatto, la nascita di un governo che elude le regole della democrazia. Sono queste - conclude Misuraca - le motivazioni politiche per le quali il mio gruppo non ha voluto partecipare alla maggioranza e non ha, quindi, alcun rappresentante in questa giunta".