Un deputato del Pd ha mostrato solidarietà a Romano Prodi, accusato da una giornalista di Quarta Repubblica, Lavinia Orefici, di averla strattonata prendendole una ciocca di capelli. Si tratta di Gianni Cuperlo, che ci ha tenuto anche a fare una sorta di riassunto della vicenda: "Ieri mattina - ha scritto in un post sui social - Romano Prodi presenta all’Auditorium di Roma il suo libro-dialogo con Massimo Giannini. Una giornalista lo avvicina e gli chiede un giudizio su una delle frasi del Manifesto di Ventotene citate dalla Meloni alla Camera. Prodi reagisce a una domanda che probabilmente aveva un sottotesto polemico (più probabilmente provocatorio), ma che lui ritiene (immagino) semplicemente assurda. E allora, rivolto alla giornalista replica che si tratta di una domanda assurda (come chiedere di commentare un passo di Maometto). A quel punto, appoggia in modo paternalistico una mano sulla spalla della giornalista (chi conosce e frequenta il Professore sa che lo fa quando deve 'spiegare' a qualcuno che sta andando a farfalle) e aggiunge 'ma che idea ha lei della storia?'".
La sintesi, dunque, va avanti: "La giornalista, senza scomporsi, ripete la domanda, e il Professore senza scomporsi reitera la risposta. Fine. Solo più tardi la giornalista dichiara di essere stata offesa, aggredita e che il Professore le avrebbe tirato i capelli (sic). Se potete, guardate il video per credere a come sono andate le cose. La destra insorge (domani sera, come da copione, Porro su Rete4 ne farà cavallo di battaglia della puntata)".
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E anche il Professore ce lo siamo giocato. Maledetta Ventotene. L’avrà anche smentita, Giorgia Meloni, quel...E infine, ecco la morale accompagnata da una pacca sulla spalla dell'ex premier: "Che dire? Bon, da un lato che se la destra arma una polemica sul nulla vien da pensare siano davvero malconci. Al Professore l’augurio di una serena domenica e la solidarietà (perché le 'domande del cavolo' temo proseguiranno), ma il tempo di qualche saggezza presto o tardi ritornerà".