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Galeazzo Bignami spiana Schlein: "Semisegretaria, riesce a dirlo?". Urla e insulti alla Camera
Coas alla Camera durante la dichiarazione di voto sulle comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo. A prendere la parola anche Galeazzo Bignami: "Il rumoreggiare della sinistra è sempre stato per me motivo di conforto, perché vuol dire che sono nel giusto. Mi preoccupo quando mi applaudono o mi rivolgono dei complimenti", ha detto il capogruppo di Fratelli d'Italia dopo che i vari interventi del governo sono stati presi di mira dalle opposizioni. "Nonostante il ricco catalogo dei lavori del Consiglio europeo - ha aggiunto - non abbiamo sentito una parola di proposta. L'unica cosa che vi accomuna tutti è l'odio nei confronti di Giorgia Meloni. Perché nel momento in cui voi dovete formulare una proposta non ne siete capaci".
Un esempio? "Sull'immigrazione, ci rendiamo conto che per chi ha governato 12 anni è facile andare a spiegare che questo governo sta sbagliando qualcosa. Ma quando Meloni andò al suo primo Consiglio Ue del 15 dicembre 2022, non c'era neanche in agenda il tema immigrazione: ora quel tema c'è in tutti Consigli europei, perché Italia riuscita ad affermarlo come centrale nel dibattito europeo. E lo ha fatto affermando tre pilastri tra cui gli accordi con gli Stati di origine delle persone, che prima voi, altro che Almasri, avevate consegnato ai trafficanti di esseri umani e scafisti, che erano funzionali a fare entrare queste persone in Italia. Perché vi serviva dare 5 miliardi di euro, questo era previsto con il governo Gentiloni, alle vostre cooperative rosse, che oggi non hanno più soldi per tirare avanti".
D'altronde, "non accettiamo lezioni da chi andava a baciare la pantofola di qualche potente in Russia, da cui qualcuno di voi vorrebbe tornare. Il Tricolore, la destra, lo ha difeso sempre". Infine l'attacco a Elly Schlein che - in un intervento surreale - ha puntato il dito contro il governo: "Poi c'è il Pd, cosa possiamo dire... Viene in mente quando un regista in un simpatico film davanti a D'Alema, quello che oggi a quel che pare fa il trafficante d'armi, sommergibili e F35 con la Colombia, diceva: 'dì una cosa di sinistra'. Noi ci accontentiamo che diciate una posizione, su qualsiasi cosa. Ci venite a dire che Meloni deve scegliere fra Europa e Usa, poi la vostra semisegretaria, perché l'avete dimezzata voi, se ne va in segreteria a dire: 'non stiamo né con l'Europa né con Trump'. Non so quali alternative vi rimangano ma non ci interessa, noi sulla tifoseria non ci iscriviamo...". E ancora una volta le opposizioni non hanno mancato di farsi sentire.