Di Martedì

DiMartedì, Conte: "Cosa direi a un soldato ucraino"

"Cosa direbbe ad un soldato ucraino?": il giornalista Antonio Di Bella lo ha chiesto a Giuseppe Conte a DiMartedì su La7. E il leader del M5s ha risposto: "Gli direi: mi scuso per la follia dell'Europa, c'era un negoziato dopo 1-2 mesi dall'aggressione, avremmo dovuto sederci a quel tavolo a Istanbul e negoziare per voi, chiudendo subito la partita a vostro favore a condizioni sicuramente più favorevoli. Vi abbiamo dato l'illusione di aiutarvi e non vi stiamo affatto aiutando, non siamo capaci di sederci a quel tavolo, vi chiedo scusa a nome di un'Europa inetta, imbelle e deficitaria sul piano di qualsiasi strategia politica".

"Questo per ieri, ma per oggi e domani?", lo ha incalzato Di Bella. E Conte ha controbattuto: "Ma lei vuole che io risponda dei fallimenti dei governanti che ci hanno governato, mi scusi?". "No ma l'Ucraina si aspetta una promessa del futuro, di sicurezza", ha insistito il giornalista. L'ex premier allora ha risposto: "Abbiamo accumulato fallimenti, in questo momento l'unica cosa che dovrebbe fare l'Europa è rivendicare con forza un posto a Gedda, a Riad, dovunque ci sia il tavolo negoziale, e farsi sentire, pretendere la presenza di Trump per difendere le ragioni dell'Ucraina ed esser certi che si possa negoziare al meglio la tutela degli interessi dell'Ucraina". 

"Cosa direi a un soldato ucraino": Conte a DiMartedì, guarda qui il video