Il ritorno

Puglia, Nichi Vendola si ricandida consigliere: sfiderà Emiliano

Annarita Digiorgio

Nichi Vendola rientra dalla California, dove vive la legittima mamma del figlio, e torna dopo dieci anni a candidarsi in Puglia, questa volta come semplice consigliere. Il periodo sabbatico che si era preso dopo il processo Ilva pare essere terminato, nonostante sia tra i pochi imputati a non essere stati graziati (come esempio Fratoianni) dalla tagliola della prescrizione nel trasferimento alla procura di Potenza. E col grande ritorno sfiderà nello stesso collegio proprio il suo successore e alter ego Michele Emiliano, anche lui pronto a candidarsi come consigliere semplice alle regionali di ottobre.

Ma se per il governatore pm il sostengo al suo delfino è scontato avendone sempre rivendicato la paternità tanto da affidarlo (come da lui raccontato) alla sorella del boss Capriati, meno è quello del leader di Sinistra Italiana, da anni critico con l’attuale amministrazione regionale. «Decaro potrebbe essere un buon presidente di Regione- ha detto Vendola- a condizione di saper costruire e guidare la coalizione del cambiamento. Lui potrebbe agevolmente vincere senza cedere a quella bulimia elettoralistica che suggerisce di moltiplicare liste pseudo-civiche, che talvolta veicolano l'imponderabile nel consiglio regionale». Sottotitolo: «Allontanati da Emiliano». A cui Vendola incolpa la scelta di aver defenestrato l’unico assessore di Sinistra Italiana (che in verità non ha eletto consiglieri regionali).

 

 

 

La sfida tra i due ex governatori si preannuncia scoppiettante. Nichi non ha risparmiato in questi anni duri attacchi in vendolese al successore, che a suo dire ha rappresentato la «legittimazione pratica e persino teorica del trasformismo: l’immagine della politica pugliese», ha detto Vendola, «è scalfita, offuscata da quelle pratiche compromissorie che alimentano sfiducia e rassegnazione facendo crescere il partito del non voto». Vendola ha espresso meglio di tutti il sistema Emiliano: «Quanti cinici travestiti da civici, quanti virtuosi del cambio-casacca, quanti tessitori di reti clientelari frequentano il nostro campo?

Un ceto di professionisti del proprio tornaconto, con al seguito mogli o cugini o autisti da collocare al vertice o nel sottoscala di uno di quegli acronimi la cui missione si disperde nel vento dell’opacità. Non basta proiettare un film su Enrico Berlinguer per rimuovere quella “questione immorale” che consiste nella moltiplicazione dei consigli di amministrazione, nell'allargamento del proprio campo ai proprietari privati di pacchetti di voti venduti e comprati, nella collocazione di figure prive di qualsivoglia competenza in ruoli cruciali , nella banalizzazione del familismo, del nepotismo, del favoritismo, del clientelismo».

Emiliano tira dritto per la sua campagna elettorale. Dopo aver firmato personalmente le assunzioni alla asl di Brindisi (come fece cinque anni fa a due giorni dal voto), è tornato a Taranto al cantiere dell’ospedale San Cataldo, lo stesso di cui alla viglia delle regionali 2020 aveva inaugurato i lavori con l’allora presidente Conte promettendo: «sarà pronto in 400 giorni».

Sono passati 5 anni e ancora non si ha una data di apertura, ma Emiliano ha appena speso 800 mila euro per un concorso di quadri. «Non è un ospedale è un museo” ha tuonato il capogruppo di Fdl Renato Perrini. L’altro ieri ha convocato i sindacati, ma il segretario della Fim Cisl Bragio Prisciano ha rifiutato di firmare un documento politico a sostegno di Emiliano contro il governo. Nel frattempo il consiglio regionale continua a rinviare l’ audizione di Nancy Dell’Olio, che ha dichiarato di aver avuto un contratto da Emiliano grazie a un bando su misura che le ha fatto vedere durante una cena intima prima della pubblicazione. Per questo il gruppo di Fratelli d’Italia ha chiesto alla segretaria nazionale Elly Schlein “che quando scoppiò il caso Sangiuliano -Boccia dichiarò che le vicende non solo imbarazzavano il Paese, ma che il tutto appariva la Saga di Beautiful, non ha nulla da dire sul caso Emiliano-Dell’Olio?».