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Schlein, fuga dalla realtà: le priorità di Elly nel Paese delle meraviglie

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ClarabElly nel paese delle meraviglie. Sono i suoi stessi simpatizzanti a prendere in giro la segretaria Pd, sostenendo che persegue la strategia dell’opossum: quando il gioco si fa duro, lei si finge morta per non farsi male prendendo una posizione netta. L’esempio più recente risale a domenica scorsa, anniversario dell’invasione russa in Ucraina, con mezza sinistra in piazza a sostenere Kiev. C’erano anche esponenti dem, ma non lei, che non voleva urtare la sensibilità dei grillini, che corteggia da due anni senza stringere molto, e di Avs, assenti.

E sì che la signora è fieramente anti-putiniana e altrettanto duramente anti-trumpiana, al punto da aver dichiarato che Vladimir e Donald pari sono, «due autocrati» e di aver intimato Giorgia Meloni a «scegliere tra il cappellino di Trump e l’Europa, visto che gli interessi Usa oggi non sono i nostri». Non ha capito, la segretaria, quello chela nostra premier e perfino Emmanuel Macron, in recente pellegrinaggio a Washington, hanno intuito bene, ossia che The Donald e Voolodymyr Zelenski stanno trattando, solo che non lo dicono a lei (...)

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