Oltre il limite

Albania, sparata di Laura Boldrini: "L'Italia sequestra i migranti in mare"

Per denigrare l'operato del governo sul fronte della lotta all'immigrazione clandestina ne abbiamo sentite di ogni. Da quando il governo Meloni ha stretto accordi con l'Albania per l'apertura di due centri sull'altra sponda dell'Adriatico la sinistra è impazzita. Del resto diversi leader europei hanno salutato con favore l'esperimento albanese dell'Italia e hanno anche avanzato l'ipotesi di una possibile replica su altri scenari. Da qui, come vi abbiamo raccontato in questi mesi, alcune sentenze hanno predisposto il rientro immediato dei migranti dall'Albania in Italia.

E dopo i relativi ricorsi si attende un cenno dalla Corte Ue. E proprio su questo protocollo Italia-Albania è intervenuta Laura Boldrini nel corso della conferenza stampa a Roma del report "Oltre la frontiera. L’accordo Italia-Albania e la sospensione dei diritti", redatto da Tavolo asilo e immigrazione: "Il protocollo Italia-Albania è un accrocco, una finzione e un grande fallimento della presidente del Consiglio sulle spalle dei migranti che hanno passato l’inferno nei centri di detenzione in Libia - e ciò li rende tutti individui vulnerabili, bisognosi di cure e protezione - e sulle spalle dei contribuenti, dato che con le loro tasse sono state costruite due cattedrali nel deserto", afferma l'ex presidente della Camera.

 

 

Poi la spara davvero grossa: "A che titolo viene fatto questo prelevamento forzoso delle persone in mare?", l’interrogativo lanciato da Boldrini, che aggiunge: "Trattandosi di acque internazionali, e non nazionali, giuridicamente non si configura il reato di immigrazione clandestina, bensì quello di sequestro di persona". Vediamo se abbiamo capito bene: la nostra Marina salva dei migranti in mezzo al mare e si macchierebbe del reato di sequestro di persona? A voi la risposta. Anzi, chiedetela alla Boldrini.