il caso
Perugia, il capo di gabinetto della sindaca: "Viva il Maresciallo Tito". E il centrodestra chiede le dimissioni
Stanno facendo discutere i commenti social di Andrea Ferroni. Il capo di gabinetto della sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi ha scatenato la reazione di tutto il centrodestra a causa di alcune sue "chicche" su Facebook. Tra queste ecco che spuntano: "Viva il Maresciallo Tito" ma anche "Onore e gloria eterna ai partigiani…Tra cui le Brigate Tito 1 e Tito 2".
Parole che non sono passate inosservate ai consiglieri di opposizione di centrodestra e civici che hanno deciso di depositare un ordine del giorno per chiedere le immediate dimissioni del collaboratore della sindaca. "Le parole di Ferroni che negli anni ha ostentatamente ripetuto (con l’apprezzamento tra l’altro di alcuni attuali consiglieri di maggioranza) e che non sono mai state smentite né stigmatizzate dall’amministrazione, sono un gravissimo e vile insulto alle vittime di una tragedia come quella delle Foibe. Su cui anche il presidente della Repubblica Mattarella ha espresso parole chiare ed inequivocabili di condanna e di invito al ricordo". E ancora, è quanto si legge nel testo: "Esaltare i crimini del sanguinario maresciallo comunista Tito che ha trucidato migliaia di italiani e sostenere che le foibe sono un falso creato a tavolino per mistificare la storia, sono affermazioni di una gravità tale che ci meravigliamo che ad oggi Ferroni possa ricoprire un incarico così influente all’interno della nostra amministrazione cittadina. Nella nostra Perugia, città della pace, non dovrebbero trovare posto personaggi che incitano all’odio e irridono la memoria dei nostri connazionali".
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A commentare l'accaduto anche Maurizio Gasparri. "Ferroni, dimostrando di non conoscere la storia e nostalgico della falce e martello, loda Tito con parole inaccettabili, soprattutto per chi affianca il lavoro di un sindaco. La tragedia delle Foibe e l’esodo di migliaia di cittadini da Istria, Fiume e Dalmazia, è da condannare super partes, senza esitazioni o tentativi di revisionismo storico", ha tuonato il senatore di Forza Italia che sostiene la richiesta di dimissioni. ”Questo personaggio non può ricoprire il ruolo a cui è stato chiamato. Mi auguro che l’amministrazione cacci subito questo individuo. Noi, aspettando le dimissioni di tale Ferroni, gli regaleremo dei libri cosicché potrà scoprire che ‘nazifascimo’ si scrive con una ‘z’ e che Tito non è un eroe, ma un dittatore che ha macchiato di sangue intere pagine di storia italiana".