Dal Pd all'Anpi
La sinistra pur di infangare Meloni si aggrappa al braccio teso di Bannon
Non sanno neanche accordarsi sulla loro agenda – votano divisi perfino sulla politica estera – ma a sinistra vogliono dettare quella della premier: di tempo da occupare, in effetti, ne hanno a volontà. “Oddio”, strepitano dem, Avs e cespugli, “Bannon ha fatto il saluto nazista, Meloni annulli il suo intervento di domani!”, oggi per chi legge.
Spieghiamo: Steve Bannon, ex stratega della Casa Bianca e tra gli ideologi del “Mega”, “Make Europe great again” – “Fai l’Europa di nuovo grande”, l’Ue lo è mai stata? – ha teso il braccio per un secondo durante il discorso al “Cpac”, la convention dei Conservatori incorso a Washington. Un gesto fulmineo fatto dopo avere evocato il «fight» trumpiano. E però è bastato a eccitare i progressisti, i quali erano già andati in sollucchero un mese fa quando un gesto simile (ma più insistito) lo aveva fatto Elon Musk all’inaugurazione dell’amministrazione Trump. Non c’entrava nulla col nazismo ovviamente, era un’azione fatta da altri politici americani, citiamo solo Obama e Kamala Harris. In Europa l’ha fatto pure Macron. Ieri i progressisti, tranne i silenti 5Stelle, sono tornati all’attacco: prime, seconde e ultime file hanno tuonato contro Meloni (...)
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