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Napoli, Vincenzo De Luca fuori controllo: "Ecco come spendo 700 milioni di euro"

"A Napoli un simbolo dell'Italia intera". Con queste parole Vincenzo De Luca presenta "Il Faro", la struttura che ospiterà tutti gli uffici regionali. Il governatore della Campania parla di "un'opera di grande architettura contemporanea, con un investimento complessivo di 700 milioni". Investimento che si inserisce all'interno dell'ambito della riqualificazione di tutta l'area di piazza Garibaldi. "Il progetto complessivo - ha ricordato l'esponente del Partito democratico - prevede l'interramento del fascio binari dell'Eav da Porta Nolana fino a corso Lucci e la realizzazione di un parco pubblico in via Galileo Ferraris, dentro il quale sarà collocata la nuova sede della Regione". Il piano, ha tenuto a sottolineare, non prevede alcun isolamento. L'obiettivo è quello di ideare "anche una bretella, un ponte di collegamento con il Centro Direzionale". "È un'opera splendida - ha aggiunto dopo la presentazione nella Stazione Marittima -, una di quelle opere che caratterizzano un Paese nel mondo. In Italia non abbiamo un'opera così carica di valore simbolico come potrà essere il faro di Napoli, della Regione Campania. Avevamo questo obiettivo: creare un'identità moderna di Napoli. Ma è un'identità che vale per l'Italia intera, perché in tutto il Paese non c'è un'opera così importante dal punto di vista simbolo". 

Lo scopo? "Raccogliere tutte le sedi della Regione disperse a Napoli in diversi edifici. La Regione paga da 7 a 9 milioni di euro l'anno di affitti. È una cosa francamente insostenibile e del tutto irragionevole. Quindi concentreremo lì tutti gli uffici della Regione e così eviteremo anche di ingolfare il traffico, partendo nel progetto dalla necessaria funzionalità, in un'opera che è anche caratterizzata dal punto di vista ambientale, perché evitiamo l'inquinamento e la congestione del traffico con una nuova porta di Napoli a cui si accede appena usciti dall'autostrada, di fronte all'Hotel Ramada".

 

 

Lì l'amministrazione punta a portare a termine "un parco pubblico intorno a un'opera ambientalmente sostenibile, che è collegata alla mobilità, con 700 posti auto nel parcheggio auto sotterraneo che realizzeremo, con lo stallo autobus, il nodo di scambio tra ferrovia, metro e bus. Faremo una facile accessibilità del luogo". Il dem non ha dubbi: "Così non tratterremo i giovani a Napoli, ma questa opera può dare loro fiducia per il futuro. Non possiamo vivere di ricordi, dobbiamo creare un'identità moderna a cui legare la fiducia per il futuro. Gli eventi avvengono e passano ma dobbiamo creare qualcosa che rimane come opere come questa, la più importante del dopoguerra. L'altezza degli edifici nuovi è compatibile e concordata con la sovrintendenza e il Faro si deve avere. È un'opera affascinante che garantisce la visione dal Vesuvio ai Campi Flegrei fino al mare. All'interno ci sarà anche una grande sala congressuale, un cinema e locali commerciali".