Spaccatutto
Donald Trump, il sondaggio della Ghisleri: cosa ne pensano gli italiani e chi è terrorizzato dal tycoon
"Trump spaccatutto", ha titolato Libero in edicola giovedì 20 febbraio. E a testimonianza dell'impatto deflagrante del presidente americano Donald Trump su tutto il globo c'è pure il sondaggio di Alessandra Ghisleri per La Stampa.
Secondo i dati raccolti da Euromedia Research, infatti, "per un italiano su due la nuova amministrazione Trump rappresenta un pericolo per la stabilità internazionale (52.1%)". Il capo della Casa Bianca spacca a metà l'opinione pubblica: se a sinistra sono letteralmente terrorizzati, a destra i sostenitori dei partiti di maggioranza sono convinti che il nuovo corso Usa "favorisca la stabilità internazionale. Gli elettori di Lega (63.7%) e Fratelli d’Italia (61.8%) si sentono più connessi col nuovo governo americano, mentre quelli di Forza Italia (49%) risultano un po’ più scettici".
Poco abituati al brutale decisionismo trumpiano, capace di cancellare mesi e anni di gelo e imbarazzi diplomatici e in pochi giorni ridisegnare confini e scenari tanto in Medio Oriente quanto in Ucraina, il 47,8% degli italiani non apprezzano la linea del presidente, Ma chi vota centrodestra (e il 34,6% degli intervistati) viceversa ha espresso una opinione positiva. Particolarmente rilevante, nel sondaggio della Ghisleri, il dato sui più giovani: il giudizio negativo in questa fascia anagrafica raggiunge addirittura il 72%. D'altronde, si tratta delle generazione in tutto e per tutto "woke", marchiata dalle battaglie per i diritti Lgbtq e che fa della fluidità sessuale e dell'inclusività una delle sue bandiere.
La frattura sociale e politica tra generazioni è fotografata invece dal dato sugli over 65 anni, schierati in maggioranza a fianco di Trump, soprattutto su temi come la difesa dei valori tradizionali, della famiglia, della sicurezza e la lotta contro l'immigrazione clandestina.
Per il 56,9% l'Italia ha bisogno dello scudo della Nato, anche perché per un italiano su due (49.1%) l’Europa oggi "non è in grado di creare un grande esercito europeo per una difesa comune e autonoma dalla Nato e dagli Usa". Un problema, questo, posto in termini scottanti proprio dal presidente americano.