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Paragon, Carlo Nordio: "Mai nessuna intercettazione, chi ha insinuato ne risponderà"

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"Nessuna persona è stata mai intercettata da strutture finanziate dal ministero della giustizia nel 2024. Nessuna persona è stata mai intercettata dalla polizia penitenziaria": il ministro della giustizia, Carlo Nordio, lo ha detto rispondendo al question time della Camera. Poi, ha aggiunto che "se la stampa insinua cose che non sono vere in caso ne risponderà". In precedenza il Pd gli aveva fatto una domanda sul caso Paragon, cioè sui sospetti sull’uso illegittimo da parte delle istituzioni italiane di un sistema di spionaggio fornito da una società israeliana (Paragon Solutions) per controllare attivisti politici e almeno un giornalista, il direttore di Fanpage Francesco Cancellato.

In particolare, sullo spyware i dem a Nordio hanno chiesto: "Era in uso o no alla polizia penitenziaria? Voi non rispondendo state alimentando i sospetti di un uso improprio e grave di questo strumento e gettate ombre su comportamenti di apparati dello Stato. Un atto da Stato di polizia, da Stato autoritario. Invece di chiarire in Parlamento, voi secretate: di cosa avete paura? Cosa c'è da nascondere? Noi non vi daremo democraticamente tregua perché per noi la libertà di stampa è sacra", ha detto in aula alla Camera il deputato dem, Federico Fornaro. A seguire la risposta del Guardasigilli che scaccia via ogni dubbio. Nessuna attività di spionaggio da parte del suo ministero. 

 

 

 

"Posso assicurare che nessun contratto è mai stato stipulato dal Dap o dalle dipendenti direzioni generali di Gruppo operativo mobile e Nucleo investigativo centrale con nessuna società privata. Le intercettazioni si fanno solo su autorizzazione dell'autorità giudiziaria. Mai è stato stipulato nessun contratto con qualsivoglia società di qualsiasi tipo", ha chiosato il ministro della giustizia. 

 

 

 

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