Caos totale
Rai, rumors: "Dimissioni di massa", gli estremi rimedi del centrodestra
La Rai è una partita aperta. Rimane infatti lo stallo nella commissione di Vigilanza sulla tv pubblica: da una parte il centrodestra, dall'altra le opposizioni. Tutto ha avuto inizio quattro mesi fa, quando si è incagliata la ratifica della nomina di Simona Agnes, proposta da Forza Italia, alla presidenza del Cda di viale Mazzini. Al centrodestra per farla passare mancano due voti, ma le opposizioni non ci stanno. E così i parlamentari di maggioranza hanno disertato tutte le riunioni della Vigilanza convocate dalla presidente 5 Stelle Barbara Floridia. Una situazione delicata su cui - riporta La Stampa - "in Transatlantico di Montecitorio si ipotizzavano soluzioni estreme: dimissioni in blocco da una parte e dall'altra, con reciproco scambio di accuse".
"L'ostruzionismo lo stanno facendo loro, noi avevamo detto fin dall'inizio che eravamo per fare prima la riforma della governance e poi le nomine - commenta Stefano Graziano, capogruppo dem in commissione –. Sul tavolo c'è la minaccia delle dimissioni da parte dei commissari del centrodestra, per mettere sotto pressione Floridia: se si azzera la commissione, lei perde la presidenza".
La minaccia, riporta il quotidiano, sarebbe legata a un accadimento di qualche giorno fa quando la presidente della Vigilanza ha fatto sapere di aver ricevuto formale richiesta dai componenti di opposizione per convocare una riunione straordinaria, in cui ospitare in audizione l'amministratore delegato della Rai Gianpaolo Rossi. Il centrodestra però non si trova d'accordo: "È legittimo che l'opposizione lo chieda, ma sarebbe una forzatura – dicono da Forza Italia –. Se Floridia decide di andare avanti è una sua scelta, si aspetti che noi risponderemo". E nel frattempo i grillini tirano dritto su Agnes: "Non c'è possibilità che ci convincano a votarla". Insomma, la matassa Rai non è destinata a sbrogliarsi in fretta.