Bugie
Bologna, la Questura smentisce il sindaco Lepore: gioco sporco sulla fiaccolata FdI
È un peccato che il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, debba ricorrere a bugie per giustificare i suoi attacchi alla destra che ricorda – anche nella città emiliana, guarda un po’ – i martiri delle Foibe. Quegli italiani non meritano un fiore, signor sindaco? L’altra sera un gruppo di esponenti di Fratelli d’Italia è riuscito a deporre una corona al palazzo comunale – come tutti gli anni – ma stavolta il sindaco ha delirato. «Non è una cosa degna dei parlamentari della Repubblica Italiana».
Così Lepore, pretendendo di ergersi a giudice degli avversari politici e minacciando denunce. «Dopo le 19 c’è stata una manifestazione per il Giorno del Ricordo promossa da FdI, Gioventù Nazionale e altri militanti che hanno chiesto di entrare, ma il palazzo era chiuso. (...) Ma sono entrati in cortile - descrive come se si trattasse di una rapina - hanno fatto quello che volevano e poi se ne sono andati lasciando la corona all'interno del palazzo». Ma a smentire Lepore ci ha pensato la Questura: «In data 31 gennaio è stato recepito il preavviso di manifestazione presentato dall’onorevole Stefano Cavedagna, portavoce nazionale di Gioventù Nazionale, preannunciante un corteo con fiaccolata in ricordo dei martiri delle foibe. Tale fiaccolata con partenza da via D’Azeglio angolo via dè Carbonesi, si sarebbe conclusa all’interno della corte comunale con la deposizione di una corona di fiori. La manifestazione, secondo quanto preannunciato, sarebbe partita alle ore 18.30 per concludersi alle successive 19.30».
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Poi, sempre per la Questura, il 5 febbraio è stato recepito il preavviso di manifestazione presentato dal sig. Luca Cesari, rappresentante del noto sodalizio Cambiare Rotta, preannunciante un «corteo-manifestazione antifascista» che, partendo alle ore 18 da piazza Verdi, si sarebbe concluso in piazza del Nettuno. «Stante la concomitanza temporale delle due iniziative, ispirate da posizioni politiche ed ideologiche contrapposte, al fine di garantire l’ordine pubblico ed il pacifico svolgimento di entrambe le manifestazioni, si notificavano al predetto promotore Luca Cesari le prescrizioni del Questore che specificavano che l’iniziativa di Cambiare Rotta si sarebbe dovuta concludere su Piazza del Nettuno lato Via Rizzoli».
Quindi, a violare le regole per provocare incidenti erano gli estremisti di sinistra. E a fare il proprio dovere proprio la destra. E un video diffuso via social Fdi spiega esattamente come sono andate le cose. A difesa di Bignami e degli esponenti locali del partito della Meloni interviene il deputato Marco Lisei. «A quanto pare, commemorare il 10 febbraio diventa un gesto intollerabile. In preda a un delirio ideologico, Lepore, arriva persino a minacciare denunce contro una consigliera comunale di Fratelli d’Italia e il capogruppo alla Camera Bignami, colpevoli di aver deposto una corona di fiori nel cortile del Comune per il Giorno del Ricordo dei martiri delle Foibe. La follia ideologica della sinistra ormai sta sconfinando nel ridicolo. Ma nessuna intimidazione cancellerà il dovere di ricordare».