Amnesie selettive

Nicola Fratoianni, gaffe rovinosa: "Libia, memorandum indecente". Ma... ecco chi lo aveva firmato

Pur di attaccare il governo Meloni, Nicola Fratoianni se la prende anche col suo ex alleato di partito. Ieri, mercoledì 5 febbraio, abbiamo assistito a una scena surreale alla Camera. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio e quello degli interni Matteo Piantedosi avevano appena finito di riferire riguardo al caso Almasri, il cittadino libico rimpatriato a Tripoli. Poi è toccato alle opposzioni intervenire. E quindi anche al leader di Alleanza Verdi e Sinistra Nicola Fratoianni. Ma, forse per la foga, il comunista si è reso protagonista di una gaffe clamorosa

"È arrivato il momento di discutere di un memorandum" con la Libia "che si è rivelato, al di là delle intenzioni di chi lo firmò un fallimento, indecente per la cultura del diritto", ha detto il segretario di Sinistra Italiana. E Peppe De Cristoforo, presidente del gruppo misto in Senato gli ha dato corda: "il memorandum, lo diciamo con forza, andrebbe cancellato, come dimostra il caso Almasri". Anche il segretario di Più Europa Riccardo Magi ha seguito il solco tracciato dai "compagni", chiedendo l’istituzione di una commissione d’inchiesta sull’attuazione degli accordi Italia-Libia.

 

 

Il famigerato memorandum fu sottoscritto nel 2017 con il Presidente del Consiglio Paolo Gentloni e con Marco Minniti responsabile dell’Interno. E confermato dal secondo governo Conte, con Pd e M5S che votarono a favore.