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Pd, occhi puntati su Giuseppe Conte: "Qual è il rischio se va al voto da solo"

Giuseppe Conte

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Le preoccupazioni del centrosinistra al momento sarebbero tutte rivolte a Giuseppe Conte e al suo Movimento 5 Stelle, secondo l'indiscrezione riportata da Francesco Verderami sul Corriere della Sera. Il motivo? Se l'ex premier scegliesse di andare al voto da solo nel 2027, il Quirinale poi sarebbe a rischio. Alle prossime elezioni, infatti, non si deciderà solo chi guiderà il governo, ma anche i rapporti di forza in Parlamento in vista della corsa al Colle per la successione di Sergio Mattarella. Se Conte si sfilasse dalla coalizione, per la prima volta nella storia della Repubblica il centrosinistra dovrebbe "consegnare" l’elezione di un capo dello Stato al centrodestra. 

Anche se mancano due anni alle prossime urne, la politica si porta avanti. Lo dimostrerebbero le ultime dichiarazioni del dem Dario Franceschini, che ha proposto un'alleanza dopo il voto: "Marciare divisi per colpire uniti". Un modo per mettere al sicuro la futura intesa? Se nel Pd ci sono due blocchi diversi, da una parte i cosiddetti "puristi" come Prodi e Bindi e dall’altra i "realisti" con Schlein in testa, secondo l'ex ministro della Cultura, invece, "un’alleanza strutturata con Conte che preveda un programma comune, un simbolo in comune e comizi in comune, è praticamente impensabile". Fondamentale, insomma, è assicurarsi una maggioranza non di destra anche e soprattutto in vista dell'elezione del prossimo presidente della Repubblica.

 

 

 

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