Marciare divisi?
Maria Elena Boschi stronca Franceschini: "Mente lucida, ma è tecnicamente impossibile"
Bella idea, ma inattuabile. Maria Elena Boschi inizia la sua intervista a Repubblica elogiando Dario Franceschini, che sullo stesso giornale il giorno prima si era fatto fotografare da "meccanico" in una officina per passare da grande stratega del centrosinistra.
L'ex ministro della Cultura aveva suggerito a Pd, M5s e altre forze d'opposizione di "marciare divisi" per poter battere il centrodestra. "Dario è una delle menti più lucide del panorama attuale", "offre una via d'uscita tattica a un problema politico: la divisione della sinistra", spiega Boschi, big di Italia Viva. "Mi sembra che il suo sia un modo per dire: se ci fosse il proporzionale, potremmo vincere senza allearci prima e Giorgia Meloni non farebbe la premier. Ha ragione da vendere". Peccato che tutto questo sia fantapolitica, suggerisce l'ex ministra delle Riforme del governo di Matteo Renzi. Perché con l'attuale legge elettorale, "è tecnicamente impossibile".
La proposta di Franceschini "sta in piedi solo con il proporzionale. Col Rosatellum o ci si mette d'accordo nel centrosinistra o vince Meloni". Peraltro, prosegue, "la destra è divisa su tutto. Ma è più pragmatica della sinistra: quando c'è da dividersi il potere si mettono d'accordo". Per questo il ragionamento che fa Renzi 'si vince soltanto mettendosi insieme' "vale oggi più di prima. E bisognerebbe avere il coraggio di dire grazie a Renzi e Iv per aver capito prima di altri lo scenario. Ma il disegno del centrosinistra di cui parla Renzi è legato a un sistema maggioritario. Il percorso di Franceschini è invece connesso al sogno proporzionale".
"Entrambi - osserva ancora Boschi - vogliono evitare che al governo ci siano persone come Delmastro o Salvini". Quanto alla nascita di un partito moderato che rubi i voti a Forza Italia "è quello che stiamo facendo noi: il centro siamo noi di fronte a un Pd meno riformista". "Renzi - conclude - ha già offerto la sua disponibilità a dare una mano e mi pare sia uno dei pochi a fare una opposizione seria senza chiedere nulla in cambio".