Nel mirino

Silvia Sardone, denuncia molestie in Duomo? Insultata e minacciata di morte

Fabio Rubini

La storia è sempre quella, ma noi non ci stanchiamo di scriverla e ribadirla. L’europarlamentare Silvia Sardone è stata nuovamente minacciata di morte per le sue crociate anti-islam, nel silenzio sempre più imbarazzante e colpevole delle cosiddette “femministe”, pronte a sventolare il manganello dell’indignazione quando la vittima è politicamente “amica”, quanto a nasconderlo se la vittima di insulti e minacce sta dall’altra parte politica. Una storia che si è ripetuta anche ieri e anche se da più di un anno Sardone vive sotto scorta, alle anime belle che cianciano di diritti delle donne, frega meno di zero. Le minacce riguardano anche i sui figli? E chissenefrega... dicono loro facendo spallucce.

Ricapitoliamo. Ieri Silvia Sardone ha squadernato una serie di insulti e minacce di morte contro di lei e a seguire la sua reazione. «Ormai le minacce di morte sono una costante della mia quotidianità: negli ultimi giorni ne ho ricevute molte sul web e anche questa volta, come ho sempre fatto, denuncerò gli autori di queste minacce». E ancora: «Le mie colpe secondo questi odiatori seriali? Aver denunciato con forza la visione delle donne in moltissime comunità islamiche sfociata nelle drammatiche violenze di piazza Duomo a Milano, aver preso una posizione netta a favore dei carabinieri nel caso Ramy, aver continuato a sostenere le mie tesi sul velo islamico che io reputo un simbolo di sottomissione e contro le moschee abusive, a partire dalla mia città. L’odio che vediamo nei video online è crescente prosegue l’europarlamentare leghista -. Vivo da più di un anno sotto scorta ed è inaccettabile ricevere in continuazione queste minacce e questi insulti, anche ai miei figli. In ogni caso - conclude Sardone - continuo a testa alta a portare avanti le mie idee e le battaglie della Lega, non mi faccio certo intimidire».

 

 

 

Dopo la denuncia-sfogo dell’esponente leghista, sono state diverse le manifestazioni di solidarietà nei suoi confronti. A partire dalla collega a Bruxelles Susanna Ceccardi: «Queste minacce confermano ancora una volta quanto sia urgente affrontare a spada tratta le sfide poste dall’estremismo islamico e dalla crescente intolleranza verso chi difende i valori della nostra cultura e della nostra libertà» e fa capire «quanto sia necessario tenere alta la guardia contro derive radicali che minacciano la nostra sicurezza e la convivenza civile». Per questo, chiude Ceccardi, «è fondamentale proteggere chi si batte con coraggio contro quanti vorrebbero imporci il silenzio in nome del fanatismo religioso».

 

 

 

Per il vice presidente del Senato, Gian Marco Centinaio, «Silvia Sardone è una donna coraggiosa e una brava europarlamentare, che difende i nostri valori ed esprime le sue idee apertamente. Forza Silvia! Io, tutta la Lega e tanti cittadini perbene siamo con te». «Massima solidarietà e vicinanza da tutta la Lega Lombarda» arriva anche dal capogruppo al Senato e segretario regionale del Carroccio, Massimiliano Romeo. Che aggiunge: «Spiace rilevare che questi insulti sessisti non ricevono uno sdegno trasversale: se queste offese e minacce fossero state rivolte a una esponente del Pd - chiosa Romeo - se ne parlerebbe in tutti i talk show per settimane. Invece c’è un silenzio tombale. Ma chi non condanna, rischia di diventare complice».