Ossessionati

Nazistometro e sberleffi, nessuno prende sul serio la crociata della sinistra

Quando il disco rotto ripete sempre la stessa frase musicale, per farlo smettere si deve staccare. E cambiarlo. Dai e dai, è andata a finire che non crede più nessuno alle offerte speciali con la formula “sfoghi due e insorgi tre” su fascismo e nazismo. L’inverosimiglianza delle analogie, le forzature evocative e gli stucchevoli ritornelli applicati a tutto e al contrario di tutto, sono diventati respingenti, tanto da rendere ridicolo qualcosa da prendere invece maledettamente sul serio; soprattutto a pochi giorni dalla celebrazione del Giorno della memoria già inquinata ad arte dalla cronaca sul turbolento scacchiere mediorientale.

L’ennesimo autogol da sinistra è arrivato con la cagnara su Elon Musk e sul suo presunto saluto a braccio teso, perché se fosse stato a pugno chiuso o a tre dita spalancate avrebbe magari suscitato un fremito nostalgico. L’effetto è stato l’esatto opposto di quanto si proponevano gli indignati di professione, degli arruffapopolo che chiamano a unirsi i proletari (e le proletarie, altrimenti Schlein e Landini hanno da ridire) di tutto il mondo, su Marte, in tutti i luoghi e pure in tutti i laghi (...)

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