Sciacallate

Caos treni e sabotaggi? Salvini risponde alla sinistra: "Battaglia politica sulla pelle degli italiani"

Ferrovie dello Stato ha annunciato la presentazione di un esposto per accertare cosa ci sia dietro gli ultimi "incidenti anomali": "Orari, tipo e frequenza dei guasti destano più di qualche interrogativo”, sottolinea l'azienda a proposito del caos che ha investito i treni negli ultimi giorni. Una decisione che ha scatenato subito le reazioni politiche. La Lega ha  accusato la sinistra di sciacallaggio e Angelo Bonelli di AVS ha pensato bene di rispondere, tra i tanti delle opposizioni, con un altro esposto contro Matteo Salvini: "Dov'è finito?". 

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti c'è e risponde, più o meno direttamente, anche a Bonelli: "Sabotaggi? Danni causati volontariamente? Ritardi organizzati? I dubbi e i sospetti di FS sono stati depositati ufficialmente alle autorità competenti. Auspico risposte inequivocabili e rapide, perché sarebbe gravissimo fare battaglia politica sulla pelle dei lavoratori e dei pendolari. Da parte mia, ribadisco di seguire quotidianamente e con la massima attenzione quanto accade sul fronte dei trasporti e sono pronto ad andare a riferire in Parlamento".

 

 

 

Tutto il centrodestra fa quadrato intorno al vicepremier. "Sono 3 mesi che la sinistra dice sempre le stesse cose contro Salvini, che ha risposto centinaia di volte sugli stessi temi. Capisco il ruolo dell’opposizione che protesta ogni giorno, cavalca tutto quello che può cavalcare, al livello di ‘piove governo ladro’. Adesso però il tema è stato ampiamente sviscerato, il Ministro Salvini ha più volte analizzato le criticità che nessuno mette in dubbio, come è indubbio che non c’è mai stata nel nostro Paese una concentrazione di lavori e opere tutti insieme da portare a termine, a maggior ragione con il programma del Pnrr", sono le parole di Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia ospite a Metropolis su Repubblica Tv. "Quello del ministro è un lavoro difficile, ma necessario per consegnare al nostro Paese un sistema viario e ferroviario più adeguato all'aumento del traffico cui abbiamo assistito negli ultimi anni. I disagi ci sono, io stesso dall’Umbria per venire a Roma prendo l’auto perché con il treno impiego 2 ore e 15 minuti, ma non per i ritardi, bensì per i cantieri e i lavori in corso in questa importante fase storica. L’attacco a Salvini è in corso da 3 mesi, ma non c’è nulla di nuovo, le opposizioni ripetono sempre le stesse cose quindi lasciano il tempo che trovano”.

 

 

 

L'ex premier Matteo Renzi ha addirittura definito Salvini "un buffone", invitandolo a dimettersi. "Dopo aver lasciato la politica per decisione degli elettori, Renzi è diventato uno dei più bravi cabarettisti d'Arabia. A prenderlo sul serio, restano solo alcuni giornalisti italiani: a ogni intervista, nuova fuga di lettori", ironizza il deputato leghista Igor Iezzi.

Sposa la difesa di Salvini anche Maurizio Lupi, che ha coperto lo stesso incarico del leghista nel governo di larghe intese guidato da Enrico Letta. "Che la rete ferroviaria non regga più è un fatto, ma certi problemi si trascinano da anni e sono stati inevitabilmente acuiti dall'aumento del traffico - ricorda il presidente di Noi Moderati -. Accusare Salvini per ogni guasto è perciò ingiusto e alimentare polemiche strumentali non serve a niente. C'è bisogno di interventi urgenti e siamo sicuri che il Mit stia già provvedendo. Il ministro continui a portare avanti il lavoro di ammodernamento avviato valutando semmai di diminuire un traffico al momento non sostenibile".