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Torino, dal Pd silenzio sulle violenze: esplode la rabbia di FdI, caos in Consiglio comunale

È caos in Consiglio comunale. Accade a Torino, dove le opposizioni si sono rese protagoniste di un blitz. Tutto ha avuto inizio quando il sindaco del Pd, Stefano Lo Russo, si è rifiutato di dare le comunicazioni sulle violenze di questo fine settimana. Tra queste l'assalto alla caserma di giovedì scorso, la bomba carta al circolo Banfo e l'attacco ai gazebo di Fratelli d'Italia. Quanto è bastato al centrodestra per tirare fuori i cartelli di protesta: "Sala Rossa censurata vergogna", "Solidarietà alle forze dell’ordine", "No alla legalizzazione dell’Askatasuna", si legge in alcuni di questi. Cartelli apparsi prima che le opposizioni lasciassero l'Aula.

L'assalto al gazebo è arrivato a due giorni di distanza dal corteo per Ramy, il 19enne morto lo scorso novembre a Milano in un inseguimento con i carabinieri. La manifestazione ha trasformato il centro città in un vero e proprio teatro di guerriglia urbana. Tra i partecipanti c'era chi urlava slogan come "assassini" contro le forze dell’ordine, chi lanciava pietre, transenne e pali contro i poliziotti e i carabinieri schierati. 

In particolare, alcuni gruppi antagonisti guidati dai centri sociali hanno cercato di assalire una caserma dei carabinieri e un commissariato. "Ancora una volta i centri sociali antagonisti hanno assaltato violentemente un nostro gazebo in corso Racconigi tentando di rubare materiale e bandiere e aggredendo i militanti presenti", aveva denunciato in una nota il consigliere di FdI in circoscrizione 3 Stefano Bolognesi, che poi aveva ringraziato "le forze dell'ordine presenti per essere intervenute immediatamente e aver interrotto la violenza schierando il reparto celere".