Fango, fango, fango

Matteo Salvini smentisce Il Fatto Quotidiano: "Nessun cambio del simbolo della Lega"

Ma quale cambio di simbolo. Il nome "Salvini" c'è e rimarrà. Lo chiarisce una volta per tutto la stessa Lega, che smentisce i retroscena diffusi in queste ore. "Al congresso della Lega si parlerà di progetti, di come far crescere il partito e l'Italia, delle sfide nazionali e internazionali di cui la Lega è protagonista, di riforme, di lavoro e di sicurezza. Nessun cambio di nome in vista, nessun arretramento, nessun cambio di progetto: le consuete fantasie giornalistiche saranno smentite dalla realtà come accade da diversi anni". Lo rende noto una nota del Carroccio sull'ipotesi che la dicitura "Salvini premier" venga eliminata dal simbolo elettorale del partito. 

Proprio in queste ore, un articolo del Fatto Quotidiano dal titolo "Lega, il Nord non tollera più Salvini: lui toglie il nome dal simbolo", andava annunciando il cambiamento. "La tentazione è forte - si legge sulle colonne del giornale diretto da Travaglio -. Resta solo da decidere il percorso per arrivarci. Il vicepremier Matteo Salvini ha deciso di fare una mossa che cambierà il futuro della Lega nei prossimi anni: togliere il suo nome dal simbolo del partito in occasione del congresso che si svolgerà a marzo. Resterà quindi solo la scritta 'Lega' e la storica raffigurazione di Alberto Da Giussano, celebre condottiero della battaglia di Legnano". 

Finita qui? Niente affatto. Addirittura, è quanto riportato, "Salvini avrebbe già parlato di questa sua intenzione a una cerchia ristretta di fedelissimi e viene confermata da fonti ai massimi livelli del partito. La mossa servirebbe ad accontentare quell’ala 'nordista' del partito che, pur non presentandosi con un candidato alternativo a Salvini, si è molto rafforzata negli ultimi mesi con l’elezione del capogruppo al Senato Massimiliano Romeo come nuovo coordinatore della Lega lombarda". Peccato però che il retroscena sia falso.