"Atto inaccettabile"
Giorgia Meloni contro Maduro: "Non riconosciamo la sua vittoria elettorale"
"Un altro atto inaccettabile". Nel giorno del giuramento di Nicolás Maduro per il nuovo mandato, Giorgia Meloni denuncia quanto accaduto a Maria Corina Machado. Nella giornata di giovedì 9 dicembre, la leader dell'opposizione venezuelana è stata intercettata da agenti armati del chavismo che hanno sparato contro la sua delegazione. "María Corina è stata violentemente intercettata mentre usciva dal comizio di Chacao. Speriamo di poter confermare la sua situazione tra pochi minuti. Agenti del regime hanno sparato alle moto che la trasportavano", aveva dichiarato in un comunicato il partito Vente Venezuela.
Poche ore prima Machado era uscita brevemente dalla clandestinità per partecipare a una manifestazione pacifica dell'opposizione a Chacao, uno dei comuni di Caracas. Qui sarebbe stata arrestata dopo essere caduta dalla moto, dopo che il motociclista con cui viaggiava ha perso il controllo. Una versione su cui i sostenitori di Maduro non sono d'accordo. Questi ultimi infatti hanno negato che la leader fosse stata arrestata, accusando l'opposizione di voler diffondere notizie false per generare una crisi internazionale.
Il regime di Maduro non è però nuovo a pratiche di questo tipo, al punto che la premier dice chiaro e tondo: "Non riconosciamo la proclamata vittoria elettorale. Intendiamo continuare a lavorare per una transizione democratica e pacifica. Le legittime aspirazioni di libertà e democrazia del popolo venezuelano devono finalmente trovare realizzazione". Parole che sembrano rispecchiare il pensiero di Machado. Tornata su X, l'attivista venezuelana rassicura: "Il mio cuore è con il venezuelano che è stato ferito da un proiettile quando le forze repressive del regime mi hanno arrestato, ora sono in luogo sicuro più determinata che prima ad andare con voi fino in fondo".