Nervoso?
Campania, impugnata la legge di De Luca. La reazione è isterica: "Di chi è amica Meloni..."
Giorgia Meloni è stata netta nella conferenza stampa di fine anno, spiegando che il Consiglio dei ministri oggi impugnerà davanti alla Corte Costituzionale la norma approvata dal Consiglio regionale della Campania sul terzo mandato. Una decisione che era già nell’aria nelle ultime ore di ieri e che è diventata ufficiale dopo le parole della premier. Il presidente della Giunta campana non ha mai nascosto la sua volontà di ricandidarsi al termine dei due mandati, che si concluderanno nel 2025. Oltre alle dichiarazioni, l’ex sindaco di Salerno ha ottenuto l’approvazione in Consiglio della legge che, di fatto, avrebbe consentito la sua ricandidatura.
Le parole di Meloni provocano un fuoco di fila di dichiarazioni da parte del centrodestra campano, mentre gli esponenti della maggioranza che appoggia il ’governatore' scelgono la strada del silenzio. "Con una decisione coraggiosa e coerente sul terzo mandato, il Governo ha impugnato una legge regionale palesemente illegittima e volgarmente incostituzionale - dice il senatore di FdI, Sergio Rastrelli - la Regione Campania sarà così nuovamente libera di determinarsi e di disegnare il proprio futuro, finalmente libera da un assetto di potere mefitico, dalla sciatteria istituzionale, da interessi opachi e da clientele avide".
E la risposta del governatore della Campania è arrivata questa mattina in una conferenza stampa piuttosto nervosa: "Ho un sentimento di grande orgoglio per l’attenzione che mi è stata dedicata. Il governo ha deciso di impugnare la legge della Regione Campania. Pensare che il presidente del Consiglio, in questo quadro internazionale tormentato da guerre e tragedie, abbia voluto trovare il tempo per interessarsi della legge della Regione Campania è motivo di orgoglio", afferma, facendo dell'inutile ironia, riferendosi all’impugnazione della norma regionale sul terzo mandato. "Godere dell’attenzione di un presidente che ha familiarità con i potenti del mondo, come Trump, Musk, Milei, Orban, Lollobrigida, Donzelli - prosegue - avere l’attenzione di questo mondo è motivo davvero di grande soddisfazione". Infine ha aggiunto: "La decisione del governo è contra personam. Ha ancora senso - si chiede - la scritta che troviamo nei tribunali, La legge è uguale per tutti? Nel nostro caso la legge non è uguale per tutti. Questo principio costituzionale è stato calpestato". Insomma De Luca ormai è prossimo al game over.