L'editoriale
La profezia di tutti gli Augias a reti unificate
Il tempo e il tempismo in politica sono tutto. Si è leader quando si dura e si coglie l’attimo. I cicli politici lasciano il segno quando coprono un tempo lungo e le leadership si proiettano sul calendario e i libri di storia.
Le fasi politiche dell’Italia si dividono in decenni e ventenni: il decennio di Giovanni Giolitti, il ventennio di Benito Mussolini; i primi dieci anni della Repubblica con Alcide De Gasperi; quelli di Bettino Craxi dai primi anni Ottanta fino all’assalto giudiziario del 1992-94; il ventennio del Cavaliere, Silvio Berlusconi, che ha definito se stesso e gli avversari.
Max Weber insegna che «tre qualità possono dirsi sommamente decisive per l’uomo politico: passione, senso di responsabilità, lungimiranza». Giorgia Meloni le possiede, è cresciuta mangiando minestra e politica, è in pieno stato di grazia, le riescono colpi impossibili, sa di guidare un governo di legislatura, punta al record di durata, conosce e scansa le insidie della «vanità», ieri ha cominciato a lumeggiare il secondo tempo di questa storia, un piano per vincere ancora le elezioni e arrivare al 2032. Tutti gli Augias a reti unificate diranno che è impossibile e lanceranno l’allarme fascismo. Purtroppo per loro, abbiamo la prova: fanno profezie che si avverano all’incontrario.