Rinfrescare la memoria
Cecilia Sala? Non solo: ecco tutti i successi della diplomazia del governo
Il rilascio di Cecilia Sala, la reporter italiana arrestata in Iran lo scorso 19 dicembre, è una notizia che fa bene a tutto il Paese. Una nostra connazionale ingiustamente detenuta nelle carceri iraniane è tornata a casa dopo una trattativa a fari spenti, soprattutto negli ultimi giorni. Il governo e la diplomazia italiana si sono mossi bene nel gestire la crisi e il caso Sala dà un'altra conferma: col governo Meloni nessun italiano viene lasciato solo quando si trova in difficoltà in un Paese straniero.
A sottolineare questo punto è stata il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Augusta Montaruli: "Cecilia Sala torna a casa, nell’Italia di Giorgia Meloni, dove nessuno è lasciato solo. In un tempo troppo lungo per la sua sofferenza, ma nel più breve possibile per gli sforzi del governo, si è risolta la prigionia di Sala in Iran. Il nostro Governo dimostra una statura e una credibilità senza precedenti. Mentre c’era chi cercava un protagonismo pure in relazione a questa vicenda, accusando il governo di essere incompetente, il Presidente del Consiglio e il suo esecutivo, con la diplomazia italiana, hanno lavorato nel silenzio e con successo: ne siamo orgogliosi. Ringrazio coloro i quali, dalla nostra diplomazia ai nostri servizi, hanno permesso questa liberazione e auguro a Cecilia Sala una liberazione vera dall’incubo che ha vissuto, riprendendo a fare il suo lavoro".
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E in questi due anni di governo con la leader di FdI a palazzo Chigi, sono stati tanti i casi spinosi risolti dall'incessante lavoro diplomatico. Si comincia dal rilascio di Patrick Zaki, ma anche il successo sul caso Chico Forti. E non finsce qui. La liberazione di Alessia Piperno, travel blogger romana detenuta in Iran e riportata in Italia dopo 45 giorni di detenzione. Da non dimenticare poi il rientro di Rocco e Giovanni Langone, Maria Donata Caivano, tre italiani liberati il 27 febbraio 2024. Gli stessi erano stati sequestrati da un gruppo terroristico il 19 maggio 2022 a Koutiala (Mali), Paese nel quale vivevano. Nella lista c'è anche Ilaria De Rosa, arrestata in Arabia Saudita il 3 maggio 2023 e successivamente condannata a 6 mesi di reclusione in primo grado e in appello per possesso di sostanze stupefacenti (circostanza sempre negata dall’interessata). È rientrata nel nostro Paese sempre a seguito del lavoro della diplomazia nazionale E così quanto accaduto zittisce lo sbraitare della sinistra degli ultimi tempi, uno sbraitare che ha richiesto l'intervento della famiglia Sala per porre il silenzio sul caso in una fase delicatissima. Un tweet di Francesco Storace spiega bene l’epilogo di questa vicenda: "Credo sia giusto che la #Meloni convochi l’opposizione a Palazzo Chigi, come chiedeva #Renzi. Per spiegargli come si fa". Niente da aggiungere.