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In Onda, Conte e la sparata contro Salvini: "Non consento a nessuno di scherzare"

"Se parliamo di memoria, di metterci o no la faccia, non consento a nessuno di scherzare. Io ho sempre messo la faccia perché per me la trasparenza coi cittadini è una premessa necessaria per fare politica": Giuseppe Conte, ospite di Marianna Aprile e Luca Telese a In Onda su La7, lo ha detto dopo che Matteo Salvini lo ha accusato di non ricordare bene i fatti del 2019 per cui lui è finito sotto accusa. Il ministro dei Trasporti è stato assolto ieri nel processo Open Arms dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio. 

"Sono arrabbiatissimo - ha proseguito l'ex premier in tv - perché lui parla di memoria o smemoratezza, non si deve permettere. Io come presidente del Consiglio ho scritto a Salvini quell'estate, mettendolo in guardia sul fatto che stava gestendo quella vicenda rischiando di violare le norme internazionali. Salvini, che fa lui lo smemorato, risponde alla prima lettera insistendo che invece per lui anche i minori potevano rimanere a bordo".  

Il leader del Movimento 5 Stelle, poi, ha fatto riferimento a un'altra vicenda del gennaio 2019 con protagoniste Sea Eye e Sea Watch: "Decine di migranti erano al largo delle coste di Malta, era una situazione anche critica. Salvini dice: 'Non li faremo mai sbarcare in Italia'. In una condizione critica, risposi - ci sono le mie dichiarazioni pubbliche: 'Salvini dice che non li farà sbarcare? Andrò io, li prenderò con l'aereo e me li porterò'. Non vorrei che oggi a distanza di tempo io venga accusato oggi in tutto e per tutto di aver condiviso la propaganda, non la politica, dei porti chiusi".  

 

 

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Infine, ha detto di non rinnegare nulla del passato, "però il mio obiettivo, la mia politica delle migrazioni da presidente del Consiglio, che ha la responsabilità di sintesi, io l'ho esposta portando al primo Consiglio europeo nel 2018 una proposta dettagliata con tanti obiettivi. In quegli obiettivi non c'era scritto 'porti chiusi'. Questa è una formula di Salvini, che gli ha consentito di crescere. Sicuramente non abbiamo detto che c'è un'accoglienza indiscriminata, però di fatto i porti non sono mai rimasti chiusi, perché è impossibile chiuderli. I porti sono rimasti aperti perché di fatto, c'era il sottoscritto che chiamava Merkel e Macron, ottenendo la solidarietà di tutti gli europei per avere la redistribuzione. Cosa che Meloni non sta riuscendo a ottenere, perché la propaganda non porta a nulla".

"Ci metto sempre la faccia": Salvini assolto, Conte a In Onda. Guarda qui il video