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Open Arms, la sparata di Bonelli contro Salvini: "A cosa gli serve il processo"

Mentre il ministro Salvini è in attesa della sentenza sul processo Open Arms, ecco che arriva puntuale la sparata di Angelo Bonelli, leader dei Verdi sul vicepremier: "Il ministro Salvini ha tutto l’interesse a trasformare il processo Open Arms in un caso politico, usando questa vicenda per attaccare i magistrati e alimentare polemiche ideologiche. Ma la realtà dei fatti è ben diversa. Nel 2019, quando il decreto interministeriale firmato da Toninelli, Trenta e Salvini fu annullato dal tribunale amministrativo per violazioni del diritto internazionale, la nave Open Arms era in mare con 147 persone a bordo, tra cui numerosi bambini e donne. Cosa fece allora Salvini? Firmò un decreto bis che disattendeva l’ordine del giudice bloccando quella nave. Va ricordato che questo secondo provvedimento non fu firmato dai ministri Toninelli e Trenta", afferma intervenendo all trasmissione Coffee Break su LA7.

"Se un ministro decide deliberatamente di disattendere un ordine della magistratura, se ne assume pienamente la responsabilità. Quello che Salvini fece fu usare il dramma di 147 persone come strumento per creare un caso politico, costruendo una narrazione sui migranti che non ha nulla a che vedere con la tutela dei confini nazionali. Mi chiedo: da cosa stava difendendo l’Italia? Da 37 bambini a bordo di una nave che il procuratore di Agrigento visitò, ordinando lo sbarco immediato per le condizioni igienico-sanitarie disumane?". Parole gravissime.

 

 

Bonelli è un fiume in piena a attacca ancora: "Questa vicenda, purtroppo, dimostra come la politica italiana spesso fatichi a entrare nel merito delle questioni e preferisca aggirare i principi di giustizia e legalità. Non può esistere nessuno al di sopra della legge: si chiami Salvini o si chiami Rossi di Zagarolo o di qualunque altra parte Italia. Purtroppo, in Italia, c’è qualcuno che si sente sopra la legge" conclude Bonelli.

 

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