Processo
Open Arms, la mossa estrema dei pm prima della sentenza: intervento in Aula contro Salvini
Oggi è il 20 dicembre, il giorno in cui, almeno per il processo di primo grado verrà messa la parola fine al procedimento contro Matteo Salvini per il caso Open Arms. Dopo anni di gogna processuale con l'accusa di sequestro di persona, nella giornata di oggi arriverà il verdetto sull'allora ministro degli Interni e attuale vicepremier e titolare del dicastero dei trasporti e Infrastrutture.
Salvini in una diretta social nella tarda serata di ieri ha fatto sapere che in caso di condanna ricorrerà in appello: "Mi sento sereno, un po' come Notte prima degli esami di Venditti", ha affermato conversando con in suoi sostenitori. Ma c'è un'ultima mossa che i pm potrebbero fare prima della camera di consiglio per ribadire le accuse contro il ministro.
Come riporta un retroscena di Repubblica, i pm in Tribunale sono pronti ad una contro-arringa prima del ritiro dei giudici per la decisione sulla sentenza. Una sorta di riassunto delle accuse a pochi istanti dal momento decisivo. La procuratrice aggiunta Marzia Sabella, che sostiene l’accusa con i colleghi Geri Ferrara e Giorgia Righi, ha preparato un ultimo intervento: è una replica alle considerazioni fatte dalla difesa di Salvini all’udienza del 18 ottobre. La procura di Palermo vuole ribadire, "nel modo più tecnico possibile, ovvero in punta di diritto, le ragioni per cui l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini dovrebbe essere condannato per sequestro di persona e per rifiuto di atti d’ufficio", si legge nel retroscena di Repubblica. Insomma un ultimo atto per provare a demolire le tesi della difesa, che parla di "atto politico". Poi scatterà l'attesa per la sentenza.