il discorso

Meloni prima del Consiglio Ue: "Per gli analisti internazionali siamo centrali in numerose dinamiche"

Giorgia Meloni si prepara al Consiglio europeo e lo fa parlando alla Camera. E l'esordio non poteva essere che il via libera alla nomina di Roberto Fitto. Come ricorda la premier, "non si è trattato di un percorso semplice ma al termine di quel percorso mi sento di poter dire missione compiuta: un italiano è stato nominato vicepresidente esecutivo, un politico di valore, a lui è stato affidato un pacchetto di competenze che vale circa mille miliardi di euro". Anzi, sottolinea lanciando un chiaro messaggio a Pd e compagni, "per noi non è semplicemente un titolo onorifico ma uno strumento concreto" che consentirà di supervisionare "settori strategici" dell'Ue in cui "la sensibilità italiana può contribuire a riportare il dibattito su un approccio pragmatico superando la deriva ideologica che Bruxelles ha mostrato negli ultimi anni". 

Per non parlare poi della stabilità dell'Italia che è un "importante capitale" che dev'essere messo a frutto. D'altronde, "consolidare un'idea di un'Italia stabile consente" di rafforzare i rapporti con i partner e gli investitori esteri. Il valore aggiunto dato da questa stabilità è una carta preziosa da giocare nel prossimo Consiglio europeo". Da qui la replica ai detrattori: "Nonostante vi sia ancora chi, noncurante della realtà, continua a ripetere il mantra di un presunto incremento" dell'irrilevanza internazionale dell'Italia, "i fatti sembrano dimostrare l'esatto contrario. Il governo italiano è sempre più indicato dagli osservatori internazionali come centrale in numerose dinamiche ed è un cambiamento in positivo che al di là delle personali convenzioni politiche dovrebbe inorgoglire ogni sincero italiano". "Così come - aggiunge il presidente del Consiglio - l'Italia è sempre più protagonista nei nuovi formati di dialogo che nascono in Europa, per cercare di affrontare in modo pragmatico e concreto i numerosi dossier strategici che stiamo discutendo".

In politica estera la leader di Fratelli d'Italia si sofferma sulla situazione in Siria, dove "la caduta del regime di Assad" per il governo "è una buona notizia, giustamente celebrata dalla popolazione siriana dopo oltre un decennio di guerra civile. Le forze ribelli che si sono affermate sono eterogenee, hanno una diversa estrazione e interessi potenzialmente contrastanti". Non manca comunque "la preoccupazione per il futuro della nazione. L'Italia, l'unica tra le nazioni del G7 ad avere un'ambasciata aperta a Damasco, è pronta a interloquire con la nuova leadership siriana, ovviamente in un contesto di valutazioni e azioni condiviso con i partner europei e internazionali". Nel frattempo un occhio di riguardo anche alla guerra in Ucraina. Come più volte ribadito, "siamo in campo per la costruzione di una pace giusta e duratura, basata sulla carta dell'Onu, è questo il nostro obiettivo". E per perseguirlo "dobbiamo coinvolgere attori globali per raggiungere una pace giusta, l'Italia farà la sua parte".