Il confronto

Atreju, scontro Santalucia-Nordio: "Volete pm asserviti", "Suona offensivo"

"Figurarsi se voglio una riforma punitiva. Suona non dico offensivo, ma bizzarro pensare che la riforma costituzionale con la separazione delle carriere sia punitiva". Botta e risposta tra Carlo Nordio e Giuseppe Santalucia. Entrambi sono stati invitati a dialogare di giustizia ad Atreju, la kermesse organizzata da Fratelli d'Italia. Ma, com'era prevedibile, hanno due posizioni molto diverse. Per il ministro è necessaria una separazione delle carriere, anche se dovesse concretizzarsi via referendum: è bene che "sia il popolo a esprimersi".

Ma il presidente dell'Anm è rimasto sulla sua posizione. Santalucia, accusando il governo di voler indebolire la magistratura e gettare le basi per “l’asservimento del pm al potere esecutivo”, ha insomma apertamente difeso lo status quo, avvertendo che “quando si altera un equilibrio si va incontro a rischi”.

 

 

Subito dopo la discussione si è spostata sull’inefficienza della giustizia e su tutte quelle persone che sono state rovinate da errori compiuti da magistrati. Santalucia ha deciso di buttare la palla in tribuna, sostenendo che non ci siano soldi e che l'azione disciplinare dipenda dal ministro. "Frigido pacatoque animo", la replica di Nordio, che ha ammesso però l'insufficienza dei fondi. Ma ha anche ricordato come la magistratura spesso indugi in processi show lunghissimi e che poi non portano a nulla, come i casi Moro e Stato Mafia. "Il 95% delle azioni disciplinati nei confronti dei magistrati finisce in nulla. Lo dico con dolore: noi magistrati oggi abbiamo i 2/3 degli italiani che non si fidano di noi. La credibilità della magistratura è scesa sotto il 35%. Quando sono entrato in magistratura e conducevo le indagini sulle Br la nostra credibilità era superiore a quella della Chiesa cattolica. Ci sarà una ragione per la quale oggi i cittadini in noi non credono più”, ha ricordato, ricevendo l’ennesimo applauso.