Odio e pregiudizio
Elly Schlein, insulto gratuito contro Atreju e Meloni: "Il dilagare del vostro nulla"
Tutta la supponenza, il rancore e tutta la violenza verbale della sinistra. Simile concentrato è quello che emerge dalle parole di Elly Schlein, segretaria del Pd che ha aperto oggi, sabato 14 dicembre, i lavori all'assemblea nazionale dei dem.
Nel mirino della Schlein ci finisce Atreju, la kermesse di Fratelli d'Italia in corso a Roma e che si concluderà domani, domenica 15 dicembre, con l'intervento conclusivo del premier, Giorgia Meloni. "Da voi ad Atreju dilaga il nulla", ha scandito Schlein dall'assemblea del Pd. Parole violente, indegne, quelle che sono andate a colpire la festa di FdI. Una caduta di stile, per Elly Schlein. Una caduta di stile che però, come detto, fotografa esattamente l'ostilità e il pregiudizio della sinistra nei confronti del primo partito italiano.
"Qui non siamo nel regno di Fantasia e più che il coraggio di Atreju, si vede il dilagare il vostro nulla", ha affermato Schlein rivolgendosi direttamente alla Meloni. E ancora: "Ad Atreju va in scena il favoloso mondo di Ameloni, con trovate propagandistiche che raccontano che il Paese va a gonfie vele. Esiste il suo mondo fatato, esiste il mondo immaginario di Meloni e poi esiste la vita vera, fatta di difficoltà degli italiani", ha ripetuto il solito ritornello la segretaria, un disco rotto, il tutto in barba al consenso di FdI, delle forze di maggioranza e in barba agli indicatori economici, da mesi invariabilmente positivi.
Parole, parole, parole, quelle della Schlein, la quale ha poi provato a suonare la carica. "Abbiamo scelto di intitolare ‘Unità’ questa nostra assemblea. Unità è una parola bellissima e impegnativa ma soprattutto un programma, un metodo un approccio alle cose. Unità è l’urlo che si levava dalle piazze. Unità è stata la chiave del nostro lavoro in questo anno, fuori e dentro di noi. Sta a noi trasformarlo in una bussola e non in una parola vuota", ha assicurto. Semmai, le parole vuote sì di significato ma cariche d'odio sono quelle rivolte ad Atreju. Parole che come fa notare il Secolo d'Italia uno come Enrico Berlinguer non avrebbe mai pronunciato.