capito Pd e compagni?!

Ruffini, Gasparri contro "i maestri del conflitto di interesse": "Dimissioni sollecitate da noi"

Dal 2020 direttore dell'Agenzia delle entrate e dell'Agenzia delle entrate-Riscossione, Ernesto Maria Ruffini si dimette in polemica col governo. E lo fa in quella che Maurizio Gasparri definisce "una intervista inutilmente lunga e chiaramente politica". Il senatore di Forza Italia non nasconde che le dimissioni "le avevo auspicate visto il suo ruolo politico che mal si conciliava con una funzione così delicata". Eppure, tiene a precisare, "nessuno lo critica per la lotta all'evasione, che semmai è merito del governo di centrodestra che ha impartito le direttive giuste e attuato le politiche opportune. A differenza di altri governi".

"Il centrodestra - dichiara il presidente dei senatori azzurri - sa coniugare l'equità fiscale e il taglio delle tasse con il contrasto all'evasione fiscale, difatti le entrate sono cresciute più che in altre fasi". Pertanto, è l'attacco, "Ruffini non si attribuisca meriti che non ha. Semmai, la sua agenzia ha usato linguaggi impropri nei confronti dei contribuenti". Ecco allora che "bene ha fatto a sgombrare il campo perché le sue iniziative politiche erano palesi ed erano difficilmente conciliabili con il ruolo che svolgeva".

 

 

Da qui la stoccata alle opposizioni che più e più volte hanno puntato il dito contro gli avversari: "Ai maestri del conflitto di interesse segnaliamo questo stile poco serio. Perché adesso Ruffini si dimette, ma solo dopo che abbiamo pubblicamente chiesto la sua uscita di scena. Non so se avrebbe preso questa decisione se non l'avessimo sollecitata chiaramente. Questa occupazione delle Istituzioni da parte degli esponenti politici del centrosinistra non solo smentisce le bugie sull'occupazione di ogni ramo istituzionale da parte del centrodestra. Ma conferma che alcuni mondi politici continuano a occupare pezzi di Stato".